La Nota congiunturale dei Settori costruzioni,commercio, turismo e terziario avanzato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2003 10:11
La Nota congiunturale dei Settori costruzioni,commercio, turismo e terziario avanzato

PISA 5 NOVEMBRE 2003 Nel corso del primo semestre 2003, la congiuntura pisanana si è presentata ancora debole, registrando difficoltà in quasi tutti i settori. La situazione è stata particolarmente negativa per l'industria manifatturiera, mentre la flessione appare più limitata nelle costruzioni, nel commercio, nel turismo e nel terziario avanzato.
La maggior parte delle imprese dei quattro settori considerati dichiarano, infatti, di trovarsi in una situazione di redditività normale e di non avere problemi economici e finanziari particolarmente drammatici, nonostante gli andamenti poco favorevoli, un sostanziale grigiore della dinamica produttiva e dei risultati economici.
E' questo il quadro economico provinciale del primo semestre 2003 - per i settori: costruzioni, commercio,turismo e terziario avanzato - che emerge dalle interviste dell'Osservatorio economico della Camera di Commercio di Pisa, elaborate dall'Istituto Tagliacarne, e che si aggiungono ai dati relativi all'industria manifatturiera, già presentati nei mesi scorsi.
Nel complesso, i comparti analizzati hanno avuto un andamento leggermente migliore del manifatturiero, con flessioni tutto sommato limitate al fatturato.

Fa eccezione il dato sull'occupazione, che, secondo gli intervistati, ha registrato un leggero aumento nel turismo ed un buon equilibrio (tra licenziamenti, dimissioni e assunzioni) negli altri settori, segnando un peggioramento solo nel commercio.
Ha conosciuto una fase di rallentamento dell'attività il comparto delle costruzioni, interrompendo così la crescita registrata durante tutto il 2002. Gli indicatori quantitativi mostrano un calo medio della produzione di oltre l' 1,15%, rispetto all'anno precedente, e anche le previsioni per il secondo semestre non sono positive.
Il clima non favorevole ha determinato, nella prima parte dell'anno, una sensibile flessione degli investimenti produttivi che è destinata a permanere.

Il 79, 3% degli operatori del commercio ed il 65,9% delle costruzioni hanno, infatti, dichiarato di non aver effettuato investimenti nel corso del primo semestre 2003 e, rispettivamente, pensano di non realizzarne nemmeno nel secondo semestre il 72,4% e il 56,1% degli intervistati.
Nel commercio è negativo il fatturato per i prodotti non alimentari; è stabile nel turismo e nel terziario avanzato ma con un forte calo del fatturato destinato ad attività di ricerca e sviluppo; mentre è in aumento nel settore delle costruzioni (lo sostiene il 39% degli intervistati con un saldo di risposte positive del +17%).
Nonostante tutto, la maggior parte degli intervistati percepisce la situazione economica dell'azienda come normale ed è ottimista nelle aspettative.

Oltre il 50% ritiene, difatti, che la situazione economica gestionale sia rimasta invariata rispetto al semestre passato e, in generale, si lega la possibile crescita ad un aumento della domanda, al miglioramento della qualità dei propri prodotti e ad una migliore conoscenza del mercato.
"Se vogliamo interpretare costruttivamente questo risultato - ha detto il Presidente della Camera Piefrancesco Pacini - possiamo pensare che nel corso della prolungata fase di stagnazione le imprese pisane siano riuscite a ridurre i costi ed equilibrare i bilanci".

"Nell'ipotesi di ripresa della domanda, le nostre imprese sapranno, così, rispondere con un aumento della produzione senza incontrare vincoli dal punto di vista finanziario".

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