Firenze, 29 settembre 2003 - Torna il Novembre stenseniano. Dopo l’enorme successo riscosso l’anno scorso dal ciclo di incontri sulla “trascendenza”, l’Istituto Stensen di Firenze propone un altro percorso formativo e informativo destinato a sollevare domande, interrogativi, riflessioni.
Figli dell’uomo? Verso nuovi modelli di esistenza a 50 anni dalla scoperta del Dna è il titolo della seconda edizione dell’iter che quest’anno lo Stensen ha deciso di dedicare al cinquantesimo della “doppia elica” e alle implicazioni scientifiche, etiche, sociali, culturali, teologiche e filosofiche, politiche ed economiche ad essa legate.
Ci troviamo forse alla soglia della produzione biotecnologia dell’uomo? Verso quali modelli di esistenza e responsabilità ci conducono le prospettive della ricerca genetica e biotecnologica a solo mezzo secolo dalla scoperta del Dna? Questioni importanti che verranno affrontate in nove incontri fra ottobre e novembre e otto film.
Trenta gli studiosi italiani e stranieri che si alterneranno al tavolo dei relatori. Fra loro, Cesare Galli, ovvero il padre di Prometea, la prima cavalla clonata, Francesco Salamini, direttore del Max Plank Institute di Colonia, Alberto Oliverio, docente di psicobiologia, Stefano Rodotà, Francesco D’Agostino, presidente Comitato nazionale bioetica, Giovanni Boniolo, docente di filosofia della scienza, Marcello Buiatti, docente di genetica, Salvatore Natoli, docente di filosofia teoretica.
Inoltre, un evento speciale in Palazzo Vecchio con il cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificium Consilium della Cultura e Luc Montagnier, presidente della Fondazione Mondiale di Ricerca e Prevenzione Aids dell’Unesco, e Armando Massarenti, giornalista del Sole 24Ore.
E infine una mostra, “Dna 50° - dal caos all’ordine” dell’artista Goffredo Gaeta che verrà inaugurata il 3 ottobre nell’atrio dell’Auditorium Stensen.