La complicata situazione economica di VCG, culminata con il fallimento dell’A.C. Fiorentina, non ha evidentemente toccato il budget del settore Pubbliche Relazioni del gruppo. Non si spiegano altrimenti le esternazioni diffuse prima al Maurizio Costanzo Show e la sera dopo nel salotto di Bruno Vespa. Legittimo per chiunque avere una posizione e raccontarla ai mezzi d’informazione, ma i conduttori degli show televisivi più seguiti in Italia si sono entrambi dimenticati la regola fondamentale del buon giornalismo: dare spazio al contraddittorio, permettere anche alla controparte di dire la propria. Invece abbiamo assistito a due monologhi sconcertanti, con una serie di uscite che hanno mischiato insieme la Fiorentina, il cinema, la televisione, la politica. Una miscela esplosiva della quale il protagonista ha parlato senza concludere nemmeno una frase. Le battute migliori dal repertorio di VCG: "La Fiorentina non è fallita ed ha uno dei migliori bilanci di serie A". "Mio padre era molto ingenuo, io l'ho aiutato a sbagliare di meno". "Il gruppo Cecchi Gori è operativo, produce film a pieno regime, se mi avessero permesso di salvare la Fiorentina ne avrei potuti produrre due in meno e i giochi erano fatti".
Se al Maurizio Costanzo Show il culmine è stato toccato con una telefonata in diretta (della serie anch’io tengo famiglia) nella puntata di “Porta a porta” lo spettacolo è stato completato da uno stuolo di amici, colleghi, ex direttori generali, registi , ballerine, che hanno fatto di tutto per informarci su quanto sia specchiata e solare la persona di cui discettavano e di quanto sia cattivo il mondo. Mancavano solo i brigidini…. Delle tante cose dette nelle due serate solo una ci conforta: che la squadra di oggi non ha niente a che vedere con la “sua” Fiorentina. Meno male. (as)