Papini (Verdi): «Per evitare rischi di alluvione no a nuove espansioni urbanistiche nella piana»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2000 21:18
Papini (Verdi): «Per evitare rischi di alluvione no a nuove espansioni urbanistiche nella piana»

«Per evitare un’altra alluvione bisogna impedire nuove espansioni urbanistiche nella piana di Castello». E’ quanto ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini secondo il quale «rispetto a quanto accadde nel ’66 la situazione è addirittura peggiorata per quel che riguarda l’espansione urbanistica che ha riguardato aree a forte rischio di esondazione».
«Basti pensare - ha spiegato Papini - alle nuove edificazioni alle Piagge, a Ugnano e Mantignano, alla prevista espansione edilizia nella piana di Castello; alle spaventose espansioni urbanistiche nella piana di Sesto nei comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano a colpi di squallidi capannoni e centri commerciali, pur in presenza di tante aree industriali dismesse e inutilizzate.

La cementificazione inoltre impermeabilizza il suolo impedendogli di captare l’acqua piovana e spostando le masse idriche a valle incrementando il rischio alluvioni anche nelle zone limitrofe».
«Inoltre a Firenze - ha proseguito il capogruppo dei Verdi - sono previste a breve enormi escavazioni che interferiranno con la falda acquifera, spesso anche vicino al greto dell’Arno: basti pensare ai parcheggi sotterranei previsti presso il Ponte della Vittoria e presso il Ponte Vespucci in via Maso da Finiguerra.


Altra azione pericolosa è il sistema di “ripulitura” talvolta praticata nei tratti dei torrenti sul territorio fiorentino: passaggio di ruspa ad asportare tutta la vegetazione. E’ evidente, in questi casi, l’aumento di rischio di frane e smottamenti degli argini, consolidati dalle radice delle piante».
«I Verdi - ha concluso Papini - chiedono di evitare nuove espansioni urbanistiche nella piana, un territorio che ha ormai superato ogni limite di sicurezza e di procedere a piantare nuovi alberi nella piana, a partire dalle aree già previste a verde a Castello.

E’ noto che gli alberi hanno una potente capacità di traspirazione dell’umidità del suolo, agendo in pratica da pompe anche in caso di esondazioni.
Inoltre facilitano la penetrazione dell’acqua nel suolo. Particolarmente adatte per questi scopi sono le Farnie, querce caducifoglie un tempo comuni nelle pianure toscane, ontani, pioppi, frassini, tigli e altre piante legnose adattate agli ambienti planiziari. Si potrebbe far piantare gli alberi dagli studenti delle scuole che potrebbero adottare ognuno un gruppo di alberi.

Sarebbe un modo di dare un contributo simbolico, educativo ma anche concreto di contribuire alla salvaguardia del nostro territorio. L’escavazione di opere sotterranee a Firenze dovrebbe essere permessa solo in caso di sicurezza da rischio idraulico: non è possibile per il beneficio di pochi, causare crolli e allagamenti nelle abitazioni circostanti».

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