Presentata la stagione 2000-2001 degli Amici della Musica. Passigli critico con le istituzioni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2000 08:40
Presentata la stagione 2000-2001 degli Amici della Musica. Passigli critico con le istituzioni.

Ieri, 12 giugno, si è tenuta al Teatro La Pergola la conferenza stampa per presentare la prossima stagione musicale degli Amici della Musica. Il presidente Passigli ha illustrato il ricco programma, articolato nella Stagione normale, la Stagione decentrata a Figline V.A. e Settembre musica, oltre ai consueti Masterclasses, ottima opportunità per i giovani musicisti di instaurare una proficua collaborazione con importanti artisti internazionali. Come ogni anno l’associazione ha costruito un cartellone qualitativamente di assoluto rispetto, che pone la stagione musicale degli Amici della Musica ai vertici del panorama internazionale, alla pari con le stagioni che caratterizzano i grandi centri europei quali Vienna, Berlino o Salisburgo.

L’apertura del 14 ottobre, con il concerto di Salvatore Accardo, sarà dedicata alla memoria di Paolo Barile, insigne vice-presidente dell’Associazione; notevole sarà la presenza di formazioni orchestrali, con un occhio di riguardo per la “Juditha Triumphans” di Vivaldi e i cicli di Alexander Lonquich. Settembre musica sarà invece dedicata quest’anno alla musica antica, in particolare ci sarà un riferimento alla Firenze del XIV secolo. Se si considerano infine, come ha sottolineato Passigli, gli abbonamenti fortemente agevolativi per i giovani, si ha un quadro della rilevanza e del valore culturale che l’Associazione riveste per la città di Firenze.

A questo proposito il presidente, ringraziando il teatro La Pergola per lo spazio che ogni anno mette a disposizione e la Cassa di Risparmio di Firenze per il supporto economico, è stato duro con le istituzioni che sembrano insensibili nei confronti del ruolo dell’Associazione, che svolge un vero e proprio servizio pubblico. Se si pensa che il Comune di Firenze contribuisce per soli 50 milioni e che la Provincia di Firenze ha fatto sapere che da quest’anno non contribuirà più con i finanziamenti regionali, è evidente l’assenza degli Enti Locali in questo settore vitale.

Passigli soprattutto ha criticato la Provincia, colpevole di riesumare una distinzione fra finanziamenti alla produzione e finanziamenti alla distribuzione che non ha ragione di esistere per la musica da camera: l’auspicio è che la competenza ripassi alla Regione, dotata di maggiori conoscenze e sensibilità nei confronti di questo settore.

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