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Davvero "Giorni felici" al Teatro della Pergola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2000 19:15

"Giorni felici", scritto da Samuel Beckett nel 1961, è uno splendido pezzo di teatro per grandi interpreti, la rappresentazione poetica e insieme tragica di una donna qualunque, creazione indimenticabile per Madeleine Renaud. La protagonista, Winnie, affonda inesorabilmente nella sabbia insieme al marito, ma tenta sino all'ultimo di aggrapparsi ai momenti "felici" della sua vita sentimantale. Una costante dell'Assurdo di Beckett, l'incarnazione della condizione umana di un'intera epoca. La filosofia, vicina all'esistenzialismo di Camus e alla visione di Kafka, è che l'esistenza, ormai destrutturata dalla psicanalisi e dalla morte di Dio, non ha più senso.
Dunque un classico del teatro contemporaneo.

La straordinaria caratteristica dell'edizione che va in scena alla Pergola sino a domenica sta però nel rapporto tra la regia e l'interprete. Giulia Lazzarini infatti riporta in tournée un grande successo del marito, Giorgio Strehler, scomparso tre anni fa. E sembra andare in scena in un gioco stupendo di immedesimazione col personaggio, che con le proprie parole prova disperatamente a tenersi stretta la vita, i ricordi, il marito.
"Giulia e io -scriveva lo stesso Strehler- abbiamo fatto molto teatro insieme.

Mai una volta ci siamo delusi, mai una volta lei è mancata a se stessa. Questa attrice straordinaria e forse non capita dal teatro italiano e valutata come si deve, è stata sempre se stessa ed un'altra, cioè il personaggio che doveva interpretare con sottili, ma fondamentali differenze e accenti".

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