24 ore di collegamenti multimediali in piazza della Repubblica, organizzati dal Comune di Firenze con i soldi di enti "profit" come la Cassa di Risparmio di Firenze, Telecom, La Nazione, Monrif, Centrovita, IBM, Kataweb, Cisco, Infogroup, SESA, Banksiel, Class Editori, Finmatica, CityLife e chi più ne ha (di soldi) più ne metta. Tutte interessate al nostro divertimento e alla possibilità di mostrarlo via Internet. Ormai si parla di 5 milioni di navigatori italiani e il ritmo di crescita è tra i più forti d'Europa, mentre grandi prospettive di sviluppo commericale si profilano con il lancio, peraltro già in atto, delle tecnologie della comunicazione mobile unite ad Internet (telefonia cellulare Wap e UMTS).
In questo contesto, la spontanea associazione di imprese punta a sostenere ed assecondare la crescita sia delle persone che dell'economia in Rete. Ad esempio con il "virtual banking" e l'Home banking della Cassa di Risparmio. Ad esempio con il portal Internet che CityLife ha creato su Firenze e che aprirà in altre città entro breve tempo.
Tante ore di musica dunque, interconnessioni tra radio e Internet, animazioni in piazza della Repubblica, dove sarà possibile vivere in diretta tutti gli eventi ascoltando la musica, salutando i capodanni del mondo grazie ai maxi schermi, danzando e brindando all’aperto.
Ma tutto sotto il marchio indelebile di aziende che naturalmente promuovono l'inziativa nel proprio interesse. In economia no si fa niente per niente.
Sponsorizzato nel pomeriggio il capodanno dei bambini, sponsorizzata alle 22 la performance di Riccardo Pangallo. Sponsorizzate la sfilata di moda e alle 20.30 il discorso in diretta del Presidente della Repubblica. Non mancheranno i collegamenti via Internet con le città italiane e neppure con alcune discoteche europee per ballare sulle onde della loro musica, ma tutto marcato commericalmente.
Pensate: alle 19,00 Internet porterà in piazza persino il canto latino del Te Deum il cui rito viene officiato nella Cattedrale di S.
Maria del Fiore dal Cardinal Silvano Piovanelli. Perché spostarsi in duomo percorrendo 100 metri allontanandosi dalle insegne pubblicitarie?
Dalle 23 migliaia di fiorentini brinderanno al millennio con tanta musica, insieme alle altre città italiane per la felicità di imprese, alcune di esse multinazionali, le stesse contestate di recente anche a Seattle. Allo scoccare delle mezzanotte, la regia abbasserà le luci per qualche istante, per permettere di osservare il riverbero dei fuochi d'artificio e la luminescenza delle insegne pubblicitarie.
Ma senza di loro non potrebbe essere utilizzata una sperimentale interconnessione Internet-satellite.
Senza di loro le voci di Firenze non potrebbero essere trasmesse via radio. Senza, il Capodanno multimediale di Firenze no andrebbe in onda in tutte le case dotate di antenna parabolica. Senza i loro soldi non ci sarebbero i fuochi artificiali.
Del resto sarà così anche a: Arezzo, Bari, Bergamo, Brescia, Cagliari, Catania, Ferrara, Firenze, Genova, Modena, Napoli, Novara, Otranto, Perugia, Piombino, Pistoia, Prato, Rimini, Siena, Spoleto,Taranto, Torino, Trani, Trento, Trieste, Udine, Urbino, Venezia.
Potremmo essere da meno noi? Altro che villaggio globale: nuovo Mercatone universale!
“Dall’Umanesimo a Internet, al satellite -dichiara raggiante il sindaco Domenici- La storia e il futuro uniti insieme per parlare e incontrare il mondo. Il Capodanno in piazza della Repubblica sarà un evento speciale. Lo sarà per l’idea: festeggiare per 24 ore vivendo i capodanni del mondo; lo sarà per gli strumenti tecnici utilizzati: Internet, il satellite, la radio. Per un’intera giornata la piazza fiorentina sarà collegata con le principali città del mondo.
Saluterà e vivrà lo scoccare del nuovo millennio nelle isole Fiji, a New York, ma anche in Australia, in Giappone, in Russia". In quest'ultima, si è dimenticato il nostro, non ovunque si festeggerà: per esempio in Cecenia...
Ma non se ne poteva fare a meno? Ha un limite questa amministrazione alla disponibilità di sponsorizzazioni? Non ha paura, dando spazio ai colossi economici, di rovinare il poco di pubblico, in senso di comunitario che è rimasto in città? Internet è sempre progressista, oppure è un mezzo, positivo, o negativo a seconda dell'uso che se ne fa? Chissà se il grande schermo della pazza piazza visualizzerà, tra una pubblicità e l'altra, anche qualche risposta.