Si arriverà con un percorso che da Piazza Poggi salirà dalle Rampe. Un gioco di luci e di acqua farà rivivere le storiche
Fontane. Una salita allietata da una parata pirotecnica realizzata dai gruppi di teatro di strada Atmo, Teatraktis e Renè che
con i loro artisti coinvolgeranno il pubblico.
Piazzetta Poggi sarà attrezzata con un piccolo palco per ospitare il concerto del gruppo musicale Freaks Again, composto
da normodotati e disabili dell’Associazione Assieme di Calenzano. In piazza Poggi, dove arriverà una fiaccolata che
partirà dalle Cascine, si avranno interventi in ottava di rima di Altamante Logli e Gianni Ciolli e una performance di alcuni
D.J.
Al Piazzale, dove si ritroveranno anche gli artisti di strada, un grande palco accoglierà i 55 elementi dell’Orchestra di
Volgograd (l’ex Stalingrado) che, diretta dal maestro fiorentino Giuseppe Lanzetta, dopo i fuochi pirotecnici da Forte
Belvedere, suonerà il concerto e poi inviterà tutti i presenti al ballo.
La direzione artistica dell’evento è di Sergio Staino.
"Sono molto soddisfatta -spiega l'Assessore alla Cultura Giorgi- di come si è venuto a delineare il programma della festa
di Capodanno a Firenze.
Più esigenze diverse che si incontrano e che lasceranno certamente il segno nel passaggio al terzo millennio. Siamo infatti convinti che molti fiorentini, ma anche tanti turisti, vorranno andare in Piazza per festeggiare l’evento. Non solo: abbiamo voluto che i festeggiamenti non durassero solo lo spazio di una notte. A Firenze il capodanno inizierà ‘un attimo prima’ con il concerto previsto al Palasport il 28 dicembre, e terminerà ‘un attimo dopo’, con l’altro evento musicale, sempre al Palasport, il 5 gennaio.
E anche questi due appuntamenti, come tutto ciò che è previsto al Piazzale Michelangelo, in piazza della Repubblica, a San Salvi e al Parterre, con i tanti ospiti provenienti da diversi paesi, fa andare la festa nella direzione della muticulturalità e dell’internazionalità di Firenze. Un ruolo che appartiene da sempre alla città e che vogliamo conservare e sviluppare nel terzo millennio. Il 2000 siamo convinti che dovrà essere sempre di più all’insegna dell’incontro tra i popoli e la nostra città dovrà avere un ruolo adeguato e porte aperte alle diverse culture.
Anche la scelta di non avere il grande personaggio dello spettacolo si inserisce in questo discorso: Vogliamo che il Capodanno di Firenze sia davvero qualcosa di diverso".