Chiusure al traffico sì, ma solo nei
centri storici e nelle loro immediate vicinanze, col solito invito a lasciare a casa le auto e a
sperimentare mezzi. E poi biciclettate, mostre fotografiche,
animazioni e banchini con cibi biologici. Ma il traffico continua. Stamani a Firenze è bastato un incidente sul viale Gramsci per paralizzare i viali di circonvallazione. A Pisa invece il Comune ha lanciato il
noleggio delle "riciclette", ovvero delle biciclette
abbandonate e recuperate.
Sul tema interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito: "Facciamo lo specchio di quanto e' successo a Firenze, ma e' quello che, salve rare eccezioni, ci viene segnalato da tutte le piu' importanti citta'.
L'area intorno al Duomo del Brunelleschi e' stata letteralmente occupata da una manifestazione di una cinquantina di vigili che hanno bloccato il traffico pedonale e dei motorini e, come sempre succede in manifestazioni nei piccoli centri medievali come quello fiorentino, creando non pochi problemi al resto della citta'. Sin dalla prima mattinata si sono manifestati i sintomi. I viali intorno al centro storico erano intasati piu' del solito, anche perche' i vigili erano a manifestare al Duomo, dove c'erano i loro supporter che, con striscioni inneggianti al sole, al cigno e al panda (non l'utilitaria Fiat, ovviamente) stavano occupando la testa del corteo, ben visibili sotto le postazioni della Rai, che non si sapeva se era li' per il Prix Italia che celebra i suoi fasti in citta' in questi giorni, o per fare i collegamenti in diretta dai cortei che contano (come Rai3, in genere, ben documenta). Mentre la manifestazione dei cinquanta vigili cominciava a distribuirsi nell'area da proteggere, l'intasamento cresceva, con una corsa disperata contro il tempo di automobilisti e piccoli centauri per evitare di non poter piu' transitare per svolgere i compiti della quotidianita'. Nel corso della manifestazione si sono fatti avanti, a dar man forte, giganteschi autobus che in genere vediamo sfrecciare verso le zone estreme dell'area metropolitana: tutti a combustibili non inquinanti ma di dimensioni tali che, per curvare, quasi schiacciavano gli ignari turisti che sul marciapiede guardavano incuriositi per capire quale potente autorita' dello Stato stesse per transitare. Questo il quadro di una citta' che si e' prestata al gioco per giustificare la sua incapacita' di organizzare un trasporto pubblico e una viabilita' fruibile senza danni per l'economia. Domani tutto come prima.
Meno male, l'incubo non quotidiano e' finito".