Mentre, causa il maltempo la viabilità fiorentina era strangolata, l'Assessore alla Mobilità Marzia Monciatti ha presentato ieri pomeriggio al Consiglio comunale di Firenze i suoi programmi per il traffico. In sintesi si è dichiarata in linea con la politica generale avviata dal predecessore Cecchi. Ha poi sottolineato l'urgenza di un intervento a monte dei viali di circonvallazione, una circonvallazione bis che attraversi la zona nord della città, per sollevare il peso di migliaia di automezzi l'ora dall'unica arteria di Firenze.
Altro tema toccato dalla Monciatti la necessità di un'intesa con la Provincia e le FS per una destinazione urbana del tratto ferroviario da Varlungo a Rifredi.
Tuttavia sorprende quanto ancora l'amministrazione punti su interventi di tipo tradizionale, quando invece si dovrebbe cominciare a considerare che il problema della mobilità si combatte anche eliminando le esigenze di spostamento, semplificando la burocrazia pubblica e privata, informatizzando, credendo veramente nelle telecomunicazioni.
Intanto Firenze aderisce alla manifestazione organizzata dall'Unione Europea per mercoledì al fine di promuovere la lotta all'inquinamento acustico ed atmosferico e propone di "abbandonare" il mezzo privato in favore dei mezzi pubblici e di quelli non inquinanti con la chiusura dalle ore 7.00 alle ore 21.00 di alcune strade della città.
Sul tema interviene Vincenzo Donvito dell'ADUC: "Siamo arrivati alla giornata antismog e antitraffico promossa dal ministero dell'Ambiente, preceduta da polemiche finte e vere verso Sindaci accusati di voler riaprire i centri storici al traffico privato, e da manifestazioni di buonismo di altrettanti Sindaci capaci di ricordarsi del problema solo quando c'e' da mettersi in mostra e manifestare disponibilità.
Il preambolo di questa giornata e' stato sintomatico, con le accuse inventate contro il Sindaco di Milano perche' vorrebbe riaprire il centro storico alle auto private, ma in realtà reo di aver fatto conoscere i dati di un'indagine che evidenziava l'aumento dell'inquinamento nel centro storico pur chiuso al traffico privato.
E il rimbalzo sul neo-Sindaco di Bologna, reo di non essere della fazione politica del ministro dell'Ambiente.
Un preambolo che la dice lunga sugli interessi amministrativi di chi ci propone questa giornata di blocco delle auto: come se le giunte di centro sinistra fossero piu' brave di quelle di centro-destra nell'affrontare e risolvere il dramma delle nostre città invivibili. Demagogia pura che ben si sposa col "sentiamoci tutti buoni come a Natale" di questa manifestazione, con il condimento dei mezzi pubblici gratis per un giorno …..
e magari anche frequenti e puntuali ….. Mentre gli altri giorni l'amministrazione si conosce solo per la continua e sistematica discrezionalità che usa per l'applicazione del codice della strada: metodo incivile che non da' certezza del diritto e della regola, e che invoglia tutti a farsi furbi e non ligi (si pensi al fatto che gli incassi da multe per infrazione al codice della strada fanno parte non secondaria dei bilanci dei Comuni, e che i buoni risultati non mancano; perche' allora i Comuni dovrebbero trovare soluzioni che, facendo rispettare il codice e diminuire le multe, spazzerebbero via una delle piu' importanti e sicure entrate di bilancio?)
Agli utenti poco importa di parlarsi addosso con schemi di destra e sinistra o di centro, ma molto importa di poter circolare in città senza ammazzare ed essere ammazzati.
E gli utenti sanno che fino ad oggi, alcuna amministrazione, di alcuno schieramento partitico, e' riuscita a risolvere il problema in modo organico e facendo gli interessi della comunita'.
Ma non vogliamo sparare nel mucchio. Sappiamo che e' così, sicuramente, a Roma, Milano, Firenze, Napoli, Bologna, Bari, Palermo, Catania, Cagliari, Padova, Torino, Genova e chissà quante altre città.
Ma sappiamo anche che ci potrebbero essere delle amministrazioni che stanno facendo sforzi ed esperimenti che andrebbero incoraggiati.
Per questo, l'invito che rivolgiamo e' quello di partecipare all'iniziativa solo se gli amministratori della propria città sembrano degni di incoraggiamento, e di non esimersi dall'esprimere sdegno e condanna nel caso contrario, facendolo sapere ai mezzi di comunicazione e comportandosi come nella follia quotidiana.
L'importante e ' non restare indifferenti e, di fatto, continuare a delegare quegli incapaci che invece sono ben capaci di restare incollati a poltrone conquistate per altri meriti.