Nei prossimi giorni gli impiegati e gli operai ATAF saranno contattati per rispondere ad un questionario relativo agli spostamenti prevalenti casa-lavoro e lavoro-casa in un giorno tipo della settimana.
Si tratta dei primi atti in attuazione del Decreto 27 marzo 1998 del Ministero dell'Ambiente "Mobilità sostenibile nelle aree urbane", che obbliga tutte le aziende con più di 300 dipendenti a nominare un "Mobility manager", responsabile della mobilità aziendale, che si occupi dell'ottimizzazione degli spostamenti casa/lavoro del personale dipendente mediante una riduzione dell'impiego del mezzo di trasporto privato.
Infatti si tratta di una quota di spostamenti che, pur essendo progressivamente in diminuzione (a favore della mobilità erratica: svago, acquisti, lavoro in sedi diverse, ecc.), tuttavia concorre in modo decisivo alla determinazione del traffico delle ore di punta.
Il mobility manager dovrà cioè offrire alternative all'impiego individuale dell'auto privata per raggiungere il luogo di lavoro.
Si tratta cioè di proporre ai dipendenti delle aziende e degli enti coinvolti nell'iniziativa opportunità di scelta nuove per operare i propri spostamenti, magari attraverso l'uso di apposite forme di incentivazione.
Tutto ciò in collaborazione con le Amministrazioni Comunali e con le Aziende di trasporto pubblico.
ATAF è interessata da questa tematica, sia in quanto tenuta a rispettare essa stessa gli adempimenti di legge per quanto riguarda i propri dipendenti, sia come soggetto dotato di un bagaglio di conoscenze nel campo della mobilità, che può proporsi ad enti ed aziende interessate per supportarle nell'effettuazione delle attività previste dalla normativa.
mercoledì, 25 dicembre 2024 - 07:57