Lunedì ultimo appuntamento della XX edizione del Festival delle Colline, la rassegna musicale promossa dal Comune di Poggio a Caiano con la collaborazione della Provincia di Prato, del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, del Comune di Prato e del Comune di Carmignano. Sul palco dell'Anfiteatro del Museo Pecci – viale della Repubblica, Prato, inizio ore 21,30, ingresso L. 30.000 – saranno di scena i Madredeus, di certo la più apprezzata formazione portoghese di questi ultimi anni.
I Madredeus nascono nel 1985 dall'incontro, avvenuto a Lisbona, tra Pedro Magalhães, già bassista degli Heróis do Mar, e Rodrigo Leão, a sua volta bassista dei Sétima Legião.
I due decidono di alleviare la noia della scena pop portoghese suonando un altro tipo di musica e scegliendo di scrivere brani per due chitarre acustiche. Nel 1986 Francisco Ribeiro, un amico di Pedro Ayres e studente di violoncello, viene invitato ad entrare nel gruppo, ma ci si rende presto conto che ciò di cui si avverte la necessità è una voce femminile. Il un locale del Bairro Alto i ragazzi si imbattono nell'allora teenager Teresa Salgueiro, che aveva per scherzo iniziato a cantare 'fado' al tavolo accanto con i suoi amici.
Dopo poche canzoni suonate insieme alla prima prova, i musicisti comprendono di aver finalmente trovato la voce che cercano. Il gruppo inizia a provare in un'ala dell'ex convento Madre de Deus, a Xabregas, nella Lisbona orientale. Gli amici che vanno a trovarli in sala prove iniziano a chiamarli Madredeus proprio in base alla denominazione del luogo in cui provano. Nel 1987, tra il 28 e il 30 luglio, il gruppo registra le 19 canzoni dalle quali saranno selezionate quelle che daranno vita all'album d'esordio.
Nel 1988 il gruppo inizia ad esibirsi con una certa regolarità in Portogallo, inserendo diversi brani nuovi nella scaletta dei concerti: Nel 1990 esce il loro secondo album, registrato con l'ausilio di altri musicisti che diventano parte dell'organico fisso dei Madredeus. I riconoscimenti sono tali e tanti da permettere al gruppo il lusso di registrare al Coliseu dos Recreios addirittura un doppio album dal vivo, con la partecipazione di un maestro della chitarra come Carlos Parades e un coro di 80 elementi appositamente arrivato dalle Isole Azzorre.
Nel 1992 il gruppo inizia ad esibirsi con una certa regolarità anche all'estero, e pubblica in patria il doppio album dal vivo, pur senza interrompere mai la propria attività di composizione. Di fatto, dopo essere stati contattati dal regista Wim Wenders per le musiche di un documentario che egli andava realizzando sulla città di Lisbona, i Madredeus si isolano nel cuore della campagna inglese nei Great Linford Manor Studios e iniziano scrivere materiale originale per quello che sarebbe stato il film del regista tedesco.
Le canzoni bastano per un paio di album, il primo dei quali viene pubblicato nel 1994, tra un concerto e l'altro. L'anno successivo è la volta della colonna sonora del film di Wenders, per merito del quale i Madredeus esplodono come caso internazionale. Si intensifica ancora di più, se possibile, l'attività concertistica del gruppo, che per la prima volta smette di lavorare a nuove composizioni per concentrarsi sulle date live. Nel 1996 viene addirittura dato per certo lo scioglimento del gruppo: i Madredeus smentiscono, ma di certo nel meccanismo perfetto del gruppo qualcosa deve essersi incrinato e l'anno sabbatico che la band decide di prendersi la dice lunga sulle tensioni accumulatesi in anni di concerti e spostamenti.
All'inizio del 1997 Pedro Ayres, Teresa Salgueiro, José Peixoto e Carlos Maria Trindade iniziano a provare del nuovo materiale nelle stanze del centro culturale Belém e, pochi mesi dopo, sanciscono la loro definitiva separazione dai due Madredeus con cui erano in contrasto, vale a dire Francisco Ribeiro e Gabriel Gomes. Nel gruppo entra Fernando Judice, regolarizzando così la formazione in un quintetto.
Dopo alcune prove a porte aperte, realizzate per tranquillizzare la stampa, i Madredeus si ritrovano agli studi Condulmer di zorban di Modigliano, vicino Venezia, per registrare le canzoni del loro nuovo album.
Intanto si preannuncia sold out il concerto.
Gli ultimi biglietti disponibili (circa 200) saranno messi in vendita la sera stessa dello spettacolo presso la cassa dell'Anfiteatro del Museo Pecci.
Fiorella Mannoia
Chiude questa sera (ore 21) "Onda mediterranea", la rassegna organizzata allo stadio di Pontassieve. L'ingresso per il concerto della cantante romana, che ha in repertorio brani di Conte e Fossati, costa 12 mila lire.