Il primo punto in discussione è il limite della superficie di vendita per le medie strutture di 1.500 metri quadri posto dal regolamento regionale, a prescindere dalla grandezza dei Comuni: "Questo limite -spiega l'assessore regionale alle attività economiche, Michele Ventura- è posto per consentire a Comune, Provincia e Regione di verificare tutte le richieste di apertura superiori a questa soglia. E questo consentira' di analizzare l'impatto urbanistico dei grandi esercizi commerciali.
Questa scelta è perfettamente coerente con il decreto
Bersani".
Secondo punto, i limiti alla vendita dei prodotti non compatibili con le caratteristiche e l'immagine dei centri
storici. "Questa norma -spiega Ventura- che rende possibile la realizzazione dei cosiddetti centri
commerciali naturali, potrebbe, secondo la commissione, costituisce un limite all'iniziativa delle imprese.
Noi ribadiremo alla commissione che, condizionando tali prescrizioni a specifici programmi di qualificazione dei
centri storici, non intendiamo vincolare l'attivita' dell'impresa ma anzi orientarla verso una maggiore
qualificazione dell'offerta commerciale".
Terzo punto, gli indici di equilibrio commerciale.
La commissione intende verificare se si tratti di uno strumento
che contingenta le medie e grandi strutture. "L'indice di equilibrio commerciale -spiega Ventura- risponde
invece all'esigenza, espressamente prevista dal decreto Bersani, di stabilire le presenze equilibrate delle diverse
forme distributive. La verifica dell'indice puo' essere effettuata dal Comune solo nelle aree dove la rete dei
piccoli negozi e' vulnerabile".
Quarto punto, il limite massimo per la dimensione delle grandi strutture di vendita (15.000 metri quadri).
"Questa scelta -spiega Ventura- vuole garantire un adeguato inserimento di tali strutture in un ambiente, come
quello della Toscana, che mantiene inalterate le sue peculiarita'."
Quinto punto, la possibilita' di derogare dalla verifica dell'indice di equilibrio per le grandi strutture in presenza
di intese raggiunte dagli enti locali di uno stesso bacino omogeneo di utenza. "Su questo argomento -ha
riconosciuto Ventura- pur mantenendo ferma l'intenzione di attribuire un valore programmatico alla
concertazione tra gli enti pubblici, dovremo verificare attentamente i rilievi della commissione".
In conclusione, secondo Ventura: "i rilievi della commissione di controllo non modificano gli obiettivi e le
strategie regionali, perche' la normativa regionale e' coerente con lo spirito del decreto Bersani".
Intanto sciopero oggi dei lavoratori del commercio e della distribuzione cooperativa.
La protesta generale indetta dai sindacati confederali contro la mancata firma del contratto nazionale di lavoro favorisce una volta tanto i piccoli esercizi.