"La Toscana è arrivata prima nella corsa all'attuazione delle leggi Bassanini -ha affermato il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Franco Bassanini, intervenendo oggi alla teleconferenza sullo stato di attuazione del decentramento amministrativo- Bisogna seguire il modello della Toscana, che ha ridotto della metà (a 700 a poco più di 300) le sue leggi: in Italia abbiamo 38 mila leggi, 18 mila nazionali e 20 mila regionali, con una media quindi di mille per Regione. Se tutte le Regioni riuscissero a ridurre il loro impianto normativo a 300 leggi, avremmo un grande risultato di semplificazione".
Il Presidente della Regione Chiti ha espresso la necessità di "un colpo di acceleratore da parte del governo e della maggioranza nell'attuazione del decentramento amministrativo. Le Regioni hanno fatto la loro parte: nell'agricoltura e nelle politiche del lavoro 12 Regioni su 15 hanno già approvato le leggi, nei trasporti solo 10 su 15. Ma anche nei casi in cui il processo non è concluso le giunte hanno presentato le proposte di legge e sono i consigli regionali a doversi ancora esprimere". Chiti ha infine chiesto al governo di insediare rapidamente il tavolo misto governo-regioni-enti locali per decidere insieme il passaggio delle risorse e del personale necessario all'attuazione del decentramento amministrativo.
Secondo l'assessore regionale alle riforme istituzionali, Paolo Giannarelli, bisognerà far circolare le esperienze di eccellenza maturate in questa fase nelle Regioni: la Toscana può portare gli esempi della rete civica, che consente economie ed efficienza.