Preoccupazione per le prospettive finanziarie dell'Unione e, di conseguenza, per i rischi che corre la politica di coesione economica e sociale europea, è stata espressa dal presidente della Conferenza delle regioni periferiche marittime d'Europa, Vannino Chiti, al presidente della Commissione della politica regionale del parlamento europeo, Arias Canete, nel corso di un incontro svoltosi a Firenze. A nome delle 125 regioni periferiche marittime europee, Chiti ha espresso a Canete la soddisfazione per l'inserimento della perifericità e dell'insularità nel primo parere del parlamento europeo sulla riforma dei fondi strutturali per il periodo 2000-2006, dello scorso mese di novembre.
Canete ha manifestato particolare attenzione allo sviluppo dell'iniziativa comunitaria Interreg, volta a favorire lo sviluppo delle aree del Baltico, del Mare del Nord, dell'Atlantico, delle isole e del Mediterraneo: un'iniziativa che non dovrebbe limitarsi alla cooperazione trasnfrontaliera, ma puntare a riequilibrare le opportunità di sviluppo di tutti i territori europei. Per questo Canete si è rallegrato del fatto che la presidenza tedesca dell'Unione abbia preso in considerazione le proposte della Crpm per uno sviluppo dello spazio europeo policentrico e più orientato verso il mare, nel quadro del progetto ufficiale di Schema di sviluppo dello spazio comunitario, che sarà adottato dal Consiglio informale dei ministri per la gestione del territorio, il 10 maggio prossimo a Nassau.