Il 12 per cento delle prostitute sono sieropositive, il 43 per cento non utilizza il preservativo. Nove milioni i "clienti" delle prostitute che, per l'80 per cento, sono donne straniere in condizioni di sfruttamento. Il giro di denaro che gravita intorno alla prostituzione è di circa 30 mila miliardi l'anno. Questi dati sono emersi ieri durante il dibattito in Consiglio provinciale. Nel presentare l'ordine del giorno del Polo, il consigliere Paolo Marcheschi di Forza Italia ha sottolineato si può registrare una "maturazione dell'opinione pubblica" in grado di "scalfire un po' quella omertà e quella ipocrisia che di solito riveste questo genere di argomento".
Non c'è solo "un problema di ordine pubblico", ci vogliono "anche provvedimenti amministrativi". Di altro avviso Mirna Migliorini (PDS), per la quale l'ordine del giorno del Polo rivelerebbe una debolezza d'analisi: il fenomeno della prostituzione non è solo femminile, ma articolato (donne, uomini, transessuali, minori) e corrispondente a una diversa articolazione della domanda di prostituzione. Il Polo, inoltre, non terrebbe conto del fatto che più dell'80 per cento delle prostitute opera nell'area della clandestinità in una condizione di vera e propria schiavitù.
Perciò anche le proposte di autogestione sarebbero tutt'altro che risolutive, anche perché "chi è in grado di autogestirsi è già in una fascia di libertà", condizione in cui non si trovano né le prostitute straniere né i minori.