Domani la commissione dell'Assessorato regionale ai Trasporti assegna le concessioni di 10 linee diautotrasporto pubblico. E ci sarà una sorpresa. Perché ben 9 non andranno alle aziende favorite: quelle che perintenderci sono attuali assegnatarie. Soltanto la Rama vedrà confermato il contributo regionale per la trattaGrosseto-Siena. La Sita ad esempio, che gestisce la Firenze-Siena (la rotta più remunerativa) per un erroreformale sarà addirittura eliminata dalla gara per la stessa concessione.
E' un trionfo invece per consorzi dipiccole aziende artigiane toscane, pugliesi e romane, che hanno saputo aggiudicarsi le gare con ribassi anchedel 30% rispetto alle basi d'asta. Se ciò significherà un vantaggio per i passeggeri dei pulmann lo sapremo neiprossimi mesi. Certo vi è un problema per i dipendenti delle aziende assegantarie delle vecchie concessioni.Non è a rischio il loro posto di lavoro, garantito da una clausola del bando di gara, che impegna i nuoviassegnatari di ciascuna linea a impiegare la manopera eventualmente licenziata dai predecessori.
In pericolosono invece le condizioni contrattuali e salariali, che potrebbero passare dalle garanzie della categoriaautoferrotranvieri ai limiti di bilancio delle piccole imprese artigiane, magari senza copertura dello Statuto deilavoratori. La prospettiva che si può immaginare è che nelle prossime settimane agitazioni sindacali possanomettere in crisi la regolarità dei servizi di trasporto in tutta la Toscana.