Queste le fasi individuate dal protocollo. In tempi brevi i Comuni redigeranno un progetto unitario di Lavori di Pubblica Utilità, definiranno i volumi di lavori interessati, concluderanno un accordo di programma e procederanno ad assumere i lavoratori, che saranno scelti anche in base alla propensione all'autoimprenditorialità fra le categorie previste dalla legge: lavoratori licenziati e non ricollocati in conseguenza di crisi aziendali, lavoratori in mobilità, disoccupati di lunga data e giovani in cerca di prima occupazione.
Trascorso un anno è previsto che i lavoratori costituiscano una cooperativa alla quale, sempre in base alla nuova legge, le pubbliche amministrazioni potranno appaltare lavori senza espletare gare per il periodo di 5 anni. Sarà cioè assicurata ai lavoratori una certezza di lavoro per un lungo periodo di tempo, che potrà essere ulteriormente incrementata dalle possibilità di acquisire commesse dai privati, per esempio per la tenuta dei giardini e degli spazi verdi delle case e delle fattorie chiantigiane.
Importante sarà ovviamente il ruolo giocato dalla SAFI, espressamente richiamato dal protocollo.