Giorgio La Pira: la vita del "sindaco santo" in 300 immagini

La Storia e i momenti salienti in "La forza della speranza" di Riccardo Clementi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2013 11:46
Giorgio La Pira: la vita del

La Pira accanto a Paolo VI o a Giovanni Gronchi, in visita nella Piazza Rossa di Leningrado o assieme agli operai della Nuova Pignone di Firenze negli anni della crisi industriale, e ancora ritratto in compagnia dei grandi del mondo o a fianco dei poveri della sua città. La vita del "sindaco santo" è raccontata per testi e immagini - un imponente corredo iconografico di circa trecento fotografie in bianco e nero - nel libro La forza della speranza (pp. 240, euro 30) in uscita ad aprile per Polistampa. La pubblicazione è realizzata per iniziativa e in collaborazione con la Fondazione Giorgio La Pira, che già nel 1997 aveva curato una biografia per immagini dello statista, oggi esaurita e introvabile in libreria.

La vita e le opere di La Pira sono ricostruite dal giornalista e scrittore Riccardo Clementi, cresciuto all´Opera per la Gioventù Giorgio La Pira, in una narrazione suddivisa in capitoli che si succedono in ordine cronologico, partendo dagli anni giovanili nella nativa Pozzallo (Ragusa) fino ad arrivare agli ultimi impegni in Parlamento e nella diplomazia estera. Grande spazio è dedicato alla lunga stagione vissuta a Firenze, città di cui fu sindaco nei periodi 1951-1958 e 1961-1965. L´individuazione e l´organizzazione degli apparati e del corredo iconografico è stata curata da Giorgio Giovannoni, Oliviero Olivieri e Piero Vinci.

La raccolta di foto è la più ampia disponibile sul "sindaco santo", contiene diversi scatti rari ed è testimonianza vivida di un´intensa attività politica e sociale oltre che di un profondo itinerario spirituale. Un percorso attraverso le foto e le parole, in cui si nota la sintonia tra il linguaggio e le tesi sostenute da Papa Francesco con quelle espresse dal servo di Dio Giorgio La Pira nel corso della sua vita al servizio della città dell´uomo. Perché La Pira, come scrive Mario Primicerio nella prefazione al volume, "si esprimeva non soltanto attraverso le parole, ma con ogni gesto, con ogni sorriso, con ogni sguardo". Gherardo Del Lungo

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