Evangelisti (IdV): ''Serve davvero un Cie Toscana?''

Anche in Toscana, il ministro Maroni vorrebbe aprire un Cie entro il 2010 e la coalizione al governo della Regione si è detta disposta, per dovere di collaborazione istituzionale, a discutere la proposta, pur con caratteristiche peculiari.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2010 20:21
Evangelisti (IdV): ''Serve davvero un Cie Toscana?''

Anche in Toscana, il ministro Maroni vorrebbe aprire un Cie entro il 2010 e la coalizione al governo della Regione si è detta disposta, per dovere di collaborazione istituzionale, a discutere la proposta, pur con caratteristiche peculiari. “L’Italia dei Valori – spiega il Coordinatore dell’IdV Toscana, Fabio Evangelisti – esprime da sempre una posizione scettica nei confronti di questi Centri, ma rispetterà gli impegni presi al momento della sottoscrizione degli accordi con la coalizione Toscana Democratica.

Ciò nonostante, anche se si parla di un modello ‘in salsa toscana’, sono convinto che un Cie nella nostra regione sarebbe inutile e inumano”. “Lunedì – continua Evangelisti – ho visitato il Cie romano di Ponte Galeria. Una struttura mastodontica di ferro e cemento, il sole a picco nelle gabbie all’aperto, enormi stanzoni con letti, tavoli e sedie inchiodati al pavimento. Dentro, poliziotti e carabinieri divenuti secondini. Il cibo, l'assistenza e le pulizie affidati a una cooperativa sociale, l'Auxilium.

Fuori, soldati e camionette dell’esercito. Sembra l’Afghanistan, ma è solo un carcere, duro e inumano, che si cela dietro la parola CIE". “Dopo questa visita – spiega il Coordinatore – mi è ancor più evidente la vacuità del cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’ del Governo. I tempi di permanenza sono troppo lunghi, raramente arrivano clandestini da identificare, spesso si tratta di pregiudicati già noti alla giustizia o impossibili da espellere perché rifiutano di fornire le generalità.

Le espulsioni non avvengono quasi mai. I Cie altro sono una diversa, più alienante, forma di reclusione. C’è la galera e la pena, ma manca il riscatto. Civile e morale”. “Mi rivolgo, pertanto, a Enrico Rossi – continua Evangelisti - e a tutti i consiglieri regionali (soprattutto quelli del Pdl, che con tanto entusiasmo propugnano la causa), e li invito a visitare il Cie del Lazio. Si renderanno conto con i loro occhi dell’inutilità e dell’inumanità di questa struttura. Dopo, lo costruiscano anche in Toscana, se questo placa le loro coscienze e rinforza la loro percezione di sicurezza.

Sarà una struttura certamente utile a dare lavoro a qualche cooperativa, a sperperare i soldi dei contribuenti e a collocare anche la nostra regione ai margini della Costituzione, lontana dalla giustizia dei paesi civili e dalla Carta dei Diritti dell’Uomo”.

Notizie correlate
In evidenza