Tramvia: rimossi i totem informativi in piazza della Repubblica.
Secondo un sondaggio voto in bilico: 47% a favore, 45 contrario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2008 14:24
Tramvia: rimossi i totem informativi in piazza della Repubblica.<BR>Secondo un sondaggio voto in bilico: 47% a favore, 45 contrario

Un risultato in bilico quello che uscirà dalle urne del referendum del 17 febbraio. Secondo un sondaggio Swg appena pubblicato andranno a votare dal 38 al 44% dei fiorentini. Sulla linea 3 sarebbero a favore il 55%, contrari il 40.
Intanto l'Amministrazione comunale, a seguito dell'accoglimento della domanda di sospensiva cautelare da parte del presidente della seconda sezione del Tar, procederà a rimuovere i messaggi informativi sulla tramvia collocati sui totem in piazza della Repubblica in attesa della discussione fissata il 14 febbraio.


"Sono soddisfatto che il TAR abbia ristabilito le regole di una corretta competizione referendaria che il Comune di Firenze aveva violato e continuava a violare nonostante le norme di legge che lo vietavano. In poche settimane ha bruciato centinaia di migliaia di euro per fare propaganda e disinformazione ad un’opera osteggiata da una buona parte della città. La sentenza fa anche giustizia del rifiuto che questa amministrazione aveva opposto alla nostra richiesta di pari spazi in piazza della Repubblica commenta il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che aggiunge- L’avvocato Conti aveva depositato venerdì scorso un esposto contro la Regione Toscana, il Corecom e il Comune di Firenze, che non si sono costituiti, per l’annullamento previa sospensiva del provvedimento con il quale il Comune aveva deciso di installare in piazza della Repubblica dei totem informativi aventi ad oggetto la realizzazione della tramvia.

La sentenza del Tar ha stabilito che l’amministrazione comunale non si è limitata a fare informazione bensì a vantare ed esaltare la validità, la bontà e la convenienza dell’opera, compreso il passaggio dal centro storico fortemente contestato dal comitato promotore del referendum, violando così la “par condicio” tra le parti contrapposte all’esito del referendum. Inoltre, viene condannato anche il mancato intervento del Corecom, che si era rifiutato di intervenire affermando che si trattava di materia di non sua competenza avendo interpretato la legge in modo restrittivo, non considerando che i totem in piazza della Repubblica sono configurabili quale attività di comunicazione mediatica, come del resto ammette lo stesso Comune.

Quindi, in base all’art.9 della Legge 28/2000 che vieta all’amministrazione di svolgere da qualsiasi attività di comunicazione ad eccezione da quelle effettuate in forma impersonale per l’assolvimento delle proprie funzioni istituzionali, ha ordinato al Comune di Firenze di rimuovere immediatamente i totem informativi in questione"
“Sinceramente mi appare equo che, in presenza di una consultazione referendaria che divide la cittadinanza come quella sulla Tramvia, ci sia la massima par condicio, e non si dia la sensazione ai cittadini di voler usare una posizione di potere, e la disponibilità dei soldi pubblici, per sostenere un’idea di parte” lo afferma il Portavoce dei Verdi Toscani, Mauro Romanelli, unitamente ai Portavoce Provinciali, Tommaso Grassi e Annalisa Pratesi, e al Capogruppo in Provincia Luca Ragazzo.

“Anche Renzi, sul referendum che riguardava l’inceneritore a Campi, usò l’argomentazione, che un po’ ha il sapore del pretesto, della comunicazione istituzionale, per spendere centinaia di migliaia di euro di pubblico denaro a sostegno di una delle due tesi in campo, tra l’altro risultando clamorosamente battuto: ma non sono argomentazioni convincenti, almeno agli occhi delle persone, che hanno la sensazione di un abuso, dell’arroganza del potere” “Sia chiaro: noi sosteniamo, benché con diverse criticità, la posizione del No al referendum e quindi del Sì alla tramvia: ma ci piace vincere onestamente e ad armi pari, e non rinunceremo mai al dialogo e al rispetto dei cittadini, anche di quelli che su questo o altri sIngoli temi non la pensano come noi”.

“Comunque, siamo favorevoli al fatto che l’informazione sull’opera venga fatta: auspichiamo, quindi, che dopo il referendum, i totem in Piazza Repubblica, e tutti gli altri strumenti informativi, siano prontamente ripristinati”- concludono gli esponenti del Sole che Ride.
"Il tram sarà silenzioso come un bus elettrico e consentirà un significativo abbattimento delle vibrazioni oltre che del rumore -E’ quanto precisa Andrea Buonomini di Alstom (partner tecnologico) nel corso della conferenza stampa organizzata dal Comitato contro l’abrogazione della Tramvia per replicare alle nuove polemiche in merito ai paventati rischi per i monumenti causati dal passaggio del tram in centro- Dalle misurazioni effettuate nella zona del Battistero – ha spiegato Buonomini – emerge come oggi all’interno del monumenti si registrino vibrazioni per 75 decibel, mentre all’esterno ci si attesta a 71 decibel”.

Questi dati sono il frutto di una campionatura effettuata ogni cinque minuti nel corso di in un giorno da cui sono stati eliminati i picchi massimi e minimi e poi fatta una media delle varie medie. E per avere un riferimento, Buonomini ha aggiunto che un autocarro produce vibrazioni per 90 decibel, in un ufficio si registrano 60 decibel mentre in una biblioteca si scende a 38. “Il tram consentirà di abbattere in modo significativo le vibrazioni che saranno sicuramente minori di 60 decibel”.

Una riduzione di oltre 10 decibel che, ha precisato Mantovani, visto che si tratta di misure logaritmiche, in termini assoluti è molto più corposa, quasi un dimezzamento. Buonamici ha poi illustrato gli accorgimenti tecnologici richiesti dall’Amministrazione comunale che, in aggiunta a quelli già previsti, contribuiranno a ridurre ulteriormente vibrazioni e rumore. “Oltre al già collaudato sistema della platea flottante, vengono utilizzati innovativi rivestimenti in gomma. Inoltre, nel tratto centrale della linea 2, la rotaia verrà collocata su una speciale resina dotata di particolari caratteristiche elastiche che consentirà ulteriori riduzioni di rumore e vibrazioni”.

E ad alcune domande sull’impatto delle vibrazioni sugli edifici e in particolare sui monumenti, Buonamici ha precisato che dalla letteratura e dall’esperienza maturata sul campo emerge che né 75 decibel né tantomeno 60 decibel provocano danni né tantomeno lesioni. Neanche agli edifici classificati in classe A come appunto i monumenti. “Si tratta di preoccupazioni assolutamente infondate – ha sottolineato Mantovani –. Anzi gli studi effettuati testimoniano come il tram ridurrà notevolmente sia vibrazioni che rumore rispetto alla situazione attuale.

D’altronde è sufficiente cosa accade in molte città europee, dove il tram consente la pedonalizzazione di porzioni importanti di centri storici e significativi benefici in termini di vivibilità e di tutela dei monumenti”. Anche l’assessore Biagi si è soffermato su questo argomento precisando che “il tram è il vero elemento di tutela per il centro storico di Firenze perché potrà consentire quella pedonalizzazione che altrimenti sarebbe impossibile. Non possiamo infatti dimenticare che in centro storico sono ospitate funzioni importanti per la nostra città, che tante persone vivono, lavorano e studiano in questa area e pertanto è indispensabile garantire loro la possibilità di muoversi.

Sulla direttrice Panzani-Cerretani-Martelli-Cavour circolano 19 linee dell’Ataf, linee forti e molto utilizzate: in un mese, per esempio novembre 2006, sono stati 166.993 i passeggeri che sono saliti o scesi dal bus in una fermata lungo questa direttrice, pari al 54% di tutti quelli dell’Ataf nello stesso mese. La città non è fatta solo dei suoi monumenti, ci sono anche i cittadini e le loro esigenze che devono essere considerate. Ovviamente faremo tutto quello è necessario per tutelare i monumenti iniziando dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico causato dalle emissioni dei veicoli che attacca in modo significativo i marmi e i bronzi del Battistero e del Duomo”.

“Senza garantire un forte ed efficiente trasporto pubblico in centro – ha aggiunto l’assessore Biagi – la pedonalizzazione diventa un sogno irrealizzabile a meno di non voler trasformare in centro storico in una Disneyland frequentata soltanto dai turisti. Oppure di voler lasciare tutto come è oggi, traffico compreso, con il rischio di sostituire le opere d’arte con copie per evitare l’impatto dello smog”. Barbaro, infine, ha puntato il dito contro le mistificazioni e alle bufale che vengono diffuse sulla tramvia.

“Si è creato un corto circuito in cui si dà più credito alle falsità che alle cose vere. Le contestazioni e le critiche al progetto si possono fare ma si deve partire dalla verità e non dalle menzogne e sempre nella consapevolezza che l’Amministrazione comunale sta cercando di fare il meglio per la città”.
"I viali e le piazze con le antiche porte monumentali realizzati dall'Arch. Giuseppe Poggi al tempo di Firenze capitale sono un complesso unico ed inscindibile con una rilevanza storico ed artistica tale da renderli vincolati ai sensi della normativa vigente".

Così Guglielmo Picchi, deputato di Forza Italia, Popolo della Libertà di Firenze e Jacopo Bianchi, consigliere comunale di Forza Italia - Popolo della Libertà - annunciano di aver inviato una lettera alla Soprintendente per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico per le provincie di Firenze Pistoia e Prato Paola Grifoni per richiederne l'intervento urgente a difesa dei Viali del Poggi che secondo la normativa vigente ovvero il Codice dei Beni Culturali sono un unicum da vincolare, tutelare e valorizzare.

"Il progetto del Poggi è un magnifico esempio di trasformazione della città medievale in città moderna, esempio di lungimiranza e di grande capacità di pianificazione che è stato in grado di garantire la viabilità cittadina per oltre 140 anni. Adesso il Comune Attila vuole rompere l'unitarietà del complesso monumentale alterando piazze, realizzando sottopassi e tagliando alberi facendogli perdere le caratteristiche originarie dell'opera del Poggi. La soprintendenza - concludono gli esponenti azzurri - deve intervenire facendo chiarezza sulla portata dei lavori che vuole effettuare l'amministrazione comunale e bloccando tutti quei lavori che minano il vincolo di tutela storico artistico che certamente deve esistere sull'opera".

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