Nuovo Meyer: primo ospedale bioclimatico d'Italia

Redazione Nove da Firenze
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11 luglio 2006 19:17
Nuovo Meyer: primo ospedale bioclimatico d'Italia

FIRENZE- Il Nuovo Meyer, l'Ospedale Pediatrico in costruzione nel complesso di Villa Ognissanti, è il primo ospedale bioclimatico d'Italia. Sia per il recupero di Villa Ognissanti sia per la realizzazione del nuovo padiglione di degenza sono state adottate soluzioni eco-compatibili, finanziate da progetti europei. Nel primo caso è stato avviato il Progetto REVIVAL - (Retrofitting for Environmental Viability Improvement of Valued Architectural Landmarks), nel secondo è già attivo il Progetto HOSPITALS (Exemplar Energy Counscious European Hospital and Healthcare buildings).

Il nuovo complesso dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer risponde a una serie di parametri: contenimento delle emissioni atmosferiche, protezione dal surriscaldamento estivo, ventilazione e qualità dell'aria, contenimento dell'uso del condizionamento, migliore utilizzazione della luce naturale. Villa Ognissanti. L'intervento bioclimatico, coordinato dal Centro Interuniversitario Abita dell'Università di Firenze, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, lo studio CSPE, progettista di tutta l'opera e lo studio CMZ per l'impiantistica, è stato selezionato dalla Commissione Europea nell'ambito del progetto dimostrativo REVIVAL con un finanziamento di 397.034 euro.

Le soluzioni innovative introdotte a Villa Ognissanti sono: il tetto ventilato, gli infissi con ombreggiamento, le griglie per favorire la naturale ventilazione notturna in estate, l'utilizzo di sistemi tecnologici per la regolazione della luce artificiale interna e una impiantistica tecnologicamente avanzata per il risparmio energetico. Con questo progetto è previsto un risparmio energetico di circa il 45% sui consumi totali. L'applicazione delle misure proposte consentirà di avere emissione di CO2 ridotte del 55% per il riscaldamento, 45% per il raffreddamento e del 40% per l'illuminazione.

Le spese aggiuntive (extracosto) per realizzare queste prestazioni possono incidere dal 10 al 20 % delle specifiche voci corrispondenti per un edificio "normale", ma si prevede che queste spese possano essere recuperate in un periodo di 7 -11 anni. Nel frattempo il comfort per i piccoli degenti e per chi lavora o frequenta l'ospedale sarà nettamente superiore. Il Nuovo Padiglione. Il Meyer ha anche beneficiato del finanziamento di 569.339 euro della Comunità Europea per il progetto HOSPITALS, stanziato per la costruzione ex-novo del padiglione che ospita le degenze le sale operatorie, gli ambulatori, day hospital e day surgery.

Tra le soluzioni individuate da segnalare la serra bioclimatica-fotovoltaica (30,5kW), che avrà la funzione di spazio di ingresso e di accoglienza dell'Ospedale, il miglioramento dell'isolamento dell'intero edificio, l'introduzione di sistemi di controllo e gestione dell'illuminazione artificiale e la posa del verde sul tetto e sui terrazzi della struttura. Anche il Ministero dell'Ambiente ha selezionato il Nuovo Meyer come esempio di applicazione di energie rinnovabili. Infatti il progetto dell'inserimento del fotovoltaico nella grande serra di ingresso è arrivato primo, con un cofinanziamento di 330.668 euro, nel bando per la "Integrazione architettonica del fotovoltaico" nelle nuove costruzioni.

Queste le strategie adottate: miglioramento dell'isolamento termico dell'involucro edilizio, infissi e pannelli vetrati di alta qualità e prestazione, sistemi di controllo e gestione dell'illuminazione naturale e artificiale e della ventilazione naturale e artificiale, lucernari, elementi di illuminazione naturale dall'alto (sun-pipes) e piramidi trasparenti, serra (spazio tampone) a nord, coperture piane a giardino (tetti verdi), pavimenti radianti, caldaie a condensazione BMS, sistemi di controllo della qualità e del comfort ambientale.

Gli interventi previsti consentiranno un risparmio di circa il 50% di energia per il riscaldamento, il 75% per il raffreddamento, circa 80% per i consumi elettrici, emissioni CO2 evitate. L'extracosto è circa il 40% rispetto ad un ospedale concepito in maniera tradizionale. Anche in questo caso si prevede un recupero sul medio periodo, al termine del quale il guadagno è duplice: finanziario e ambientale. (sc)

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