Viola ultimi dopo 10 giornate: non succedeva dal 1938

Il record negativo della Fiorentina di Pioli che non vuole dimettersi. Giovedì impegno in Germania

Antonio
Antonio Patruno
04 Novembre 2025 10:59
Viola ultimi dopo 10 giornate: non succedeva dal 1938

Era dal 1938 che la Fiorentina non si trovava all'ultimo posto in campionato dopo dieci giornate. Il record negativo della Fiorentina di Stefano Pioli, accompagnato da un gioco che a dir poco latita, ha convinto la società a cambiare allenatore. 

Ma c'è un grosso problema: Pioli, al quale la società aveva dato fiducia piena, è legato alla Fiorentina da un contratto di 3 anni a circa 3 milioni a stagione. Trovare un accordo non è semplice dal punto di vista economico, anche perché Pioli per venire a Firenze aveva rinunciato a un lauto stipendio del club arabo cui era legato.  

La decisione del cambio in panchina però è già stata presa, ed è il presidente Rocco Commisso in persona ad affrontare questo problema, anche se si trova negli States. 

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Occorre velocità anche perché tra due giorni, giovedì sera, la Fiorentina sarà impegnata a Mainz (Germania) per la Conference League. La partita inizierà alle ore 18,45.

Tra i nomi che circolano per la successione a Pioli, ci sono l'ex Raffaele Palladino, Paolo Vanoli (per lui un buon passato nella Fiorentina da giocatore) e Roberto D'Aversa (ex Empoli) che da qualcuno è dato in pole position in questo momento. 

Certamente, per dirimere questa matassa serve un allenatore di grande esperienza ed equilibrio, o per lo meno uno che conosce bene i giocatori. Una Fiorentina retrocessa in B renderebbe oltremodo triste il festeggiamento del centenario in programma l'anno prossimo, nell'estate 1926.

Se a tutto questo si accompagna la situazione dello stadio, una vergogna per la città, ecco che si delineano i contorni per una specie di film dell'orrore che la Fiorentina cercherà assolutamente di evitare. 

In tutto questo, l'unica garanzia sono i tifosi viola, almeno la maggior parte di loro: non faranno mai mancare sostegno e amore alla Fiorentina perché il senso di appartenenza è troppo forte per essere diminuito dalle circostanze. Anzi, è proprio in questi momenti che il cuore di Firenze emerge in tutta la sua forza. 

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