Al prof. Alessandro Barbero il diploma dell'Archivio di Stato

Conferito "honoris causa" a Firenze per il suo contributo a ricerca storica e divulgazione

Redazione Nove da Firenze
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29 ottobre 2024 13:24
Al prof. Alessandro Barbero il diploma dell'Archivio di Stato

Firenze, 29 ottobre – Lo storico e saggista, Alessandro Barbero, ha ricevuto il Diploma “Honoris Causa” della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze. Barbero, per ventisei anni professore ordinario di Storia Medievale all’Università del Piemonte Orientale, si colloca tra le figure del mondo accademico che hanno saputo meglio coniugare attività scientifica e capacità didattica con un intenso impegno per la divulgazione della storia.

Il riconoscimento è stato conferito con questa motivazione: “Ha saputo utilizzare con efficacia tutte le risorse comunicative disponibili oggi, associate ad un linguaggio chiaro e piano ma mai banale che, pur senza mai dimenticare l’analisi delle fonti storiche, è riuscito ad avvicinare il più vasto pubblico a questioni storiografiche anche molto complesse, suscitando in particolare nei giovani un vivo interesse per la storia e le sue fonti”.

"Esprimo il mio vivo apprezzamento per il conferimento del Diploma Honoris Causa da parte della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze, punto di riferimento per i ricercatori di tutto il mondo, e luogo a me assai caro per le preziosissime fonti qui conservate, che hanno alimentato una parte significativa del mio lavoro. Per questo sono lieto di aver contribuito a diffondere la conoscenza del patrimonio archivistico come base scientifica di quello straordinario scenario che è la Storia", dichiara il Professor Alessandro Barbero.

Questo riconoscimento non solo celebra lo straordinario contributo del prof. Barbero alla ricerca storica e alla divulgazione, ma evidenzia anche l’importanza cruciale della formazione archivistica e della valorizzazione del nostro patrimonio documentario che avviene attraverso le 17 Scuole di Archivistica, Paleografia e Diplomatica istituite presso gli Archivi di Stato”, commenta il Direttore generale Archivi, Antonio Tarasco.

L’impegno del prof. Barbero per una divulgazione storica di qualità ha attivato un importante impatto cognitivo nei confronti di nuovi e diversi pubblici, contribuendo a incrementare l’accessibilità delle fonti archivistiche, a partire da quelle conservate all’Archivio di Stato di Firenze. Per questo motivo la nostra Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, luogo in cui si insegna come 'entrando in un grande Archivio, l’uomo sappia come ricercare fra quanto può esservi', ha voluto proporre questo conferimento Honoris Causa”, dichiara la Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, Paola D’Orsi.

"La capacità di saper scegliere parole semplici, e mai al contempo banali, per illustrare e narrare temi complessi, è certamente una peculiarità dello storico e saggista Alessandro Barbero, in un periodo storico durante il quale è più che mai necessaria la divulgazione della storia, soprattutto tra le giovani generazioni. Il conferimento del diploma Honoris Causa della Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica dell'Archivio di Stato di Firenze, rappresenta un perfetto riconoscimento al professor Barbero, che ha il merito di far comprendere il valore incalcolabile del nostro patrimonio archivistico e documentario, anche attraverso la rete.

L'Archivio di Stato di Firenze, che per la prima volta ha ospitato una cerimonia simile, è certamente il luogo deputato ad accogliere momenti di altezza culturale condivisa come quello che ha visto protagonista Alessandro Barbero. Il direttore generale Archivi, Antonio Tarasco, che ringrazio, ha saputo cogliere in una realtà non ancora completamente vissuta dal mondo culturale della città, un potenziale di partecipazione e di ulteriore arricchimento per Firenze e non solo. Rivitalizzare una realtà, è sinonimo di una corretta volontà di apertura e di ancor più ampia valorizzazione dei nostri beni.

Siamo certi che iniziative dal valore culturale di rilievo saranno sempre più frequenti all'Archivio di Stato, divenendo parte integrante del tessuto della nostra città" scrive, in una nota, il senatore e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi.

Per l’occasione è stato esposto il cosiddetto “Libro di Montaperti”, ovvero ciò che rimane dell’archivio dell’esercito fiorentino, catturato sul campo dai Senesi, portato in città, e lì conservato a perenne ricordo della loro vittoria, ma che nel 1556, dopo la conquista di Siena da parte di Cosimo I, il duca fece riportare a Firenze dove da allora è custodito.

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