Venerdì 31 marzo è sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici (la maggioranza) dei settori delle pulizie/multiservizi, della ristorazione collettiva e commerciale (mense e pubblici esercizi, dagli “autogrill” ai fast food fino a bar e ristoranti) e delle agenzie di viaggio: l’agitazione è indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e Uiltucs nazionali per il rinnovo del Contratto nazionale che manca da 4 anni. Sono coinvolti circa 100mila lavoratori toscani. A Roma venerdì è prevista la manifestazione nazionale (hashtag #fuoriservizio e #contrattoadesso, concentramento ore 9 in piazza della Bocca della verità): per la Filcams Cgil dalla Toscana sono pronti a partire in pullman per la Capitale oltre mille persone.
“Un risultato straordinario, che nasce dalle centinaia di assemblee fatte sui territori: significa che lo sciopero è molto sentito dai lavoratori e dalle lavoratrici, stanchi di stare da 4 anni senza contratto. Scioperare è un sacrificio che costa soldi a chi lo fa, ma è anche il modo per farsi sentire e la mobilitazione non si è mai fermata: siamo all'ottavo sciopero negli ultimi 4 anni. Si tratta di lavoratori e lavoratrici che svolgono un lavoro prezioso, a volte essenziale per garantire servizi irrinunciabili a alunni, malati, cittadini e viaggiatori”, dice Cinzia Bernardini, segretaria generale di Filcams Cgil Toscana.
Che aggiunge: “Non è più sostenibile che le aziende e le cooperative presenti in questi settori neghino la dignità dei lavoratori non rinnovando il contratto nazionale, chiedendo, per la firma, l'accettazione di condizioni peggiorative e mettendo in discussione temi fondamentali, per la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, come la malattia, il salario, le norme che tutelano il cambio di appalto, materie che, come dimostrano le cronache giudiziarie degli ultimi mesi, attengono, oltre che alle condizioni di vita e di lavoro delle persone, anche alla legalità e alla sicurezza".
Nel tavolo per il nuovo Contratto nazionale applicato ad oltre 100mila lavoratrici e lavoratori della ristorazione collettiva, addetti ai servizi mensa scolastici, ospedalieri e sociali, per i sindacati è stata insufficiente la proposta di Angem e Alleanza cooperative su mercato del lavoro, contrattazione decentrata, welfare e aumento salariale, distante dal trattamento economico stabilito dai rinnovi contrattuali già raggiunti nel comparto turistico. “Un simile inaudito atteggiamento, inaccettabile nel contenuto ed arrogante e provocatorio nel metodo, comporta la conferma della conclusione del negoziato”, hanno spiegato Cgil-Cisl-Uil di categoria, proclamando la giornata di sciopero intersettoriale il 31 marzo con manifestazione nazionale a Roma.
Obiettivi: rivendicare un aumento economico dignitoso, senza retrocessioni sui diritti e tutele, potenziare il welfare e rinnovare il Contratto nazionale di lavoro atteso in media da oltre 4 anni. Sul contratto Multiservizi, la trattativa tra associazioni datoriali e sindacati si è interrotta quando le prime hanno subordinato il rinnovo del contratto ad una sola pregiudiziale, cioè che le Organizzazioni Sindacali accettassero la condizione di peggiorare il trattamento di malattia, sia in termini di riduzione del periodo di comporto, sia con la penalizzazione del pagamento dei giorni di carenza di malattia.