Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha eseguito tre diverse misure cautelari in carcere con le quali il Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, ha disposto l’aggravamento di altri provvedimenti della stessa natura già emessi a suo tempo nei confronti degli indagati.
Il primo a finire nella rete della sezione Catturandi della Squadra Mobile di Firenze è stato un cittadino rumeno di 36 anni, che nei giorni scorsi era stato sorpreso a violare il divieto di avvicinamento del giudice, alla compagna. Secondo quanto ricostruito, durante l’episodio avvenuto alcuni giorni fa, nella zona di Rifredi, il 36enne, in evidente stato di ebbrezza alcolica avrebbe colpito la donna con una testata in pieno volto procurandole la frattura del setto nasale con una conseguente prognosi di 30 giorni.
Il secondo degli indagati, un cittadino nigeriano di 33 anni, recentemente scarcerato, ma già sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria - ripetutamente violato – poche settimane fa si sarebbe reso protagonista dell’ennesimo episodio criminoso.
Nello specifico il 33enne è stato denunciato per il reato di ricettazione e di resistenza a pubblico ufficiale, pertanto il giudice, evidenziandone l’incapacità di autoregolamentazione, ha ritenuto opportuno l’aggravamento della misura cautelare nei suoi confronti.
Stessa storia per un cittadino tunisino di 50 anni che, già a suo tempo indagato per reati contro il patrimonio, era stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma, mentre la misura era in piena esecuzione, il cittadino straniero è stato sorpreso poco dopo aver borseggiato un'altra vittima del proprio cellulare.