La Toscana si conferma, anche per il 2019, tra le destinazioni più ambite per il turismo italiano e straniero. Durante le festività le presenze straniere stimate dovrebbero attestarsi intorno a 700.000 unità (44,2% del totale), mentre i pernottamenti degli italiani sono stimati in circa 900.000 unità (55,8% del totale). Queste stime mostrano, rispetto allo scorso anno, una flessione della domanda italiana (-1%), compensata in parte dalla crescita dei turisti stranieri (+1,1%).
Tendenzialmente il movimento turistico regionale nei giorni del Natale sarà solo il 25% del totale che si registrerà nell’intero periodo delle festività. Pertanto, tra fine anno e l’Epifania nelle strutture ricettive si registrerà il rimanente 75% dei flussi.
Questo è il risultato emerso dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Confesercenti Toscana.
Complessivamente, nel periodo delle festività saranno oltre 565 mila i turisti che utilizzeranno i servizi delle strutture ricettive e trascorreranno oltre 1,5 milioni di pernottamenti, di cui 1,1 milioni tra Capodanno e l’Epifania.
Anche per queste festività si confermano risultati positivi per le Città/centri d’arte (+0,1% grazie all’incremento della domanda estera), Campagna/collina (+0,8% preferite in particolar modo dagli italiani) e termale (+0,9%); ma le aspettative delle imprese sono di un ulteriore miglioramento del mercato. Valori di flessione sono stati segnalati dagli imprenditori ricettivi delle località costiere (-2,6%) e della montagna (-2,4%). In tendenziale aumento, invece, le località ad “altro interesse” (+0,6%).
Il trend per le strutture alberghiere (+0,4%) appare sicuramente migliore rispetto a quello atteso per le imprese dell’extralberghiero (-1,3%).
“Il 2019 ha fatto registrare un trend altalenante ed in parte discontinuo per il settore turistico; anche a causa delle condizioni meteo che hanno influenzato negativamente i ponti primaverili e l’avvio della stagione balneare. – commenta Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana – Le presenze di turisti si confermano, comunque, stabili ed in leggero aumento a fronte però di un lieve calo del fatturato; determinato, probabilmente, dalle prenotazioni ‘last minute’ e ‘last second’ a prezzo scontato.”
Riepilogando, per il consuntivo 2019, secondo la stima del CST il settore dovrebbe chiudere il periodo con oltre 48,5 milioni di pernottamenti, cioè il +0,7% rispetto al 2018. I pernottamenti degli stranieri sono stimati in 26,2 milioni (-0,4%), a fronte di 22,4 milioni di presenze italiane (+2,1%). Le stime migliori sono per il settore extralberghiero (+1%), mentre l’alberghiero il consuntivo dovrebbe attestarsi al +0,4%. Non tutte le risorse turistiche hanno registrato gli stessi livelli di crescita.
In assoluto le aree con le performance migliori risulterebbero quelle della montagna (+2,1%), delle località “ad altro interesse” (+2,3%) e della campagna/collina (+1,8%). In crescita anche il movimento registrato nelle città/centri d’arte (+1,5%), mentre per le località marine la flessione stimata è del -0,8% e per le aree del termale del -0,5%. In flessione il fatturato delle aziende che secondo le stime segnerebbe il -0,5%. Andamento differenziato tra i due comparti: -0,7% il fatturato dell’alberghiero e assoluta stabilità per l’extralberghiero (+0,1%).
“Siamo soddisfatti che anche per queste festività, la nostra Regione si confermi tra le mete più ambite. – conclude Gronchi – Questo a dimostrazione dell’inestimabile valore del patrimonio artistico, culturale e gastronomico della Toscana; senza dimenticare la qualità delle strutture ricettive.