(DIRE) Firenze, 23 giu. - "Il numero chiuso per i turisti e' escluso che si faccia. Firenze e' entrata nel network delle 5 citta' d'arte che sono sotto pressione turistica. Franceschini ci convochera' entro l'estate e il ministero dei Beni Culturali sta mettendo a punto delle misure che possono aiutarci a ridurre la pressione". Lo afferma alla 'Dire' l'assessore comunale al Turismo, Anna Paola Concia commentando cosi' la relazione di stamane all'assemblea degli industriali del presidente di Confindustria Firenze, Luigi Salvadori.
Il numero uno degli imprenditori si e' scagliato contro i troppi "turisti ciabattoni", evocando per Firenze uno scenario simile a quello di Venezia, travolta dai flussi fuori controllo. "Dire che la citta' e' invasa dai turisti e' un po' un leit motiv, e fa figo dirlo- commenta Concia-. Va anche detto che questa situazione e' figlia di vicende antiche. Teniamo conto che il turismo si e' molto democratizzato e globalizzato: tutti viaggiano, e Firenze e' una delle citta' piu' belle del mondo". Concia conferma che quello di ridare fiato ai 5 chilometri cittadini maggiormente vissuti dai visitatori e' una priorita' costante del proprio mandato e della Giunta Nardella.
L'assessore, pero', sfida tutti gli attori istituzionali e sociali a offrire qualche spunto costruttivo.
"Ad esempio, il presidente della Camera di Commercio, Leonardo Bassilichi- rammenta-, nei giorni scorsi ha presentato un bando da 150 mila euro per poter decongestionare il centro, il quadrilatero. Ecco, se hanno delle idee parliamone, pero' lanciare l'allarme, spiegando che 'Firenze ormai e' perduta' non so quanto possa essere positivo". Da Confindustria, avverte Concia, "mi attendo delle idee, come dalla Camera di Commercio, considerato che fa parte della classe dirigente della citta'". Salvadori, dunque, viene sollecitato a dare un contributo piu' propositivo: "Pregherei tutti quelli che si lamentano e che hanno un'idea, di dirla- incalza l'assessore-.
Non e' che ululando alla luna si risolva il problema. È facile dire che ci sono tanti turisti". Delle risposte significative l'assessore Concia immagina di riceverle nelle prossime settimane dal piano attuativo per il turismo sostenibile del Mibact. Tuttavia, gia' adesso e' possibile mettere alcuni punti fermi sulla rotta da seguire: il numero chiuso per accedere al quadrilatero piu' bramato dai turisti e' fuori discussione; non esiste "una ricetta unica"; i turisti devono avere gli stessi diritti dei residenti.
Contestualmente, "una questione che si e' ingrandita negli anni non si puo' pensare di risolverla in un giorno o con un provvedimento. È un trend- avverte- che bisogna contenere, ma che non si puo' invertire in 24 ore". (Cap/ Dire)