Negli ultimi giorni, in Valdera, sono state tentate e consumate diverse truffe generalmente in danno di persone anziane, perlopiù con il metodo del “sedicente carabiniere e avvocato”.
La trama è quasi sempre la stessa: un sedicente ”maresciallo dei Carabinieri” contatta telefonicamente la potenziale vittima rappresentandogli che un congiunto è stato coinvolto in un sinistro stradale, ove ha cagionato gravi lesioni ad un'altra persona e per questo rischia l'arresto salvo che la parte lesa non venga immediatamente risarcita del danno subito, anche parzialmente, quantificato da un sedicente “avvocato” che, dopo il “sedicente maresciallo”, contatta l'anziana vittima del raggiro prima telefonicamente, o, talvolta recandosi direttamente presso la sua abitazione.
Una volta in presenza della vittima, facendo leva sulla sua vulnerabilità e sugli affetti familiari, il sedicente “avvocato”, o persona che si spaccia come suo collaboratore, si fa consegnare tutto il denaro ed i valori che la persona anziana custodisce in casa dileguandosi subito dopo. Va segnalato che, di massima, i malfattori colpiscono nella fascia oraria diurna che va dalle ore 10:00 alle ore 18:00, soprattutto dei giorni feriali.
Ebbene, ieri, a Capannoli (PI), si è verificato sostanzialmente un identico scenario in danno di una signora ottantenne del luogo. La vittima, persuasa telefonicamente dalle parole e pressioni telefoniche del sedicente “maresciallo dei carabinieri” e, poi, del complice che si spacciava, anch'esso telefonicamente, quale “avvocato” della parte lesa, consegnava ad una persona di fiducia del sedicente legale ben 2.100,00 Euro in contanti e otto monili di rilevante valore, a fronte di una richiesta di risarcimento superiore agli 11 mila Euro.
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In particolare, il soggetto, dopo aver preso il denaro ed i primi sette monili, notava che l'anziana vittima portava all'anulare sinistro una fede matrimoniale e la invitava a sfilarsela ed a consegnargliela, al fine di dare maggior valore all'entità del finto risarcimento. In ragione della recrudescenza di questa tipologia di reato, la Compagnia Carabinieri di Pontedera, da giorni ormai, ha intensificato i servizi preventivi sul proprio territorio, tesi a individuare i potenziali autori delle truffe gravitanti nella circoscrizione.
In tale quadro operativo, anche ieri, nella fascia orario di maggior rischio era in atto un robusto servizio preventivo, anche con veicoli “civetta” con a bordo personale in abiti civili del Nucleo Operativo e Radiomobile. Proprio uno di questi equipaggi, ricevuta la tempestiva segnalazione della truffa consumata a Capannoli (PI) trovandosi proprio in quell'area, intercettava un'autovettura sospetta con a bordo il solo conducente.
I militari del Nucleo intraprendevano il pedinamento del veicolo, una Lancia di colore nero e, dopo pochi chilometri, con l'ausilio di altro personale in abiti civili e di una gazzella dell'Aliquota Radiomobile procedevano al fermo dell'auto e controllo del conducente. L'uomo, un 30enne originario e abitante a Napoli, veniva sorpreso in possesso di denaro contante e monili vari che asseriva essere di proprietà.
Immediati accertamenti consentivano di stabilire che i valori trovati sul giovane campano erano proprio quelli asportati all'anziana truffata a Capannoli (PI).In ragione delle circostanze di tempo e luogo, l'autore della truffaveniva arrestato nella flagranza di reato e trattenuto nella camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Pontedera (PI) e, questa mattina, presentato innanzi al Giudice del Tribunale di Pisa per la convalida dell'arresto con rito direttissimo.
Il Giudice, al termine dell'udienza di convalidava, disponeva gli arresti domiciliari presso il suo domicilio di Napoli. La refurtiva, sottoposta a sequestro penale, sarà restituita alla vittima della truffa.
Il Questore Maurizio Auriemma ha firmato un protocollo d’intesa con la Società della Salute di Firenze e con l’Associazione Aleteia, per fornire sempre maggiore sostegno e assistenza alle vittime vulnerabili, potenziando anche l’informazione alle vittime di violenza di genere sull’Ammonimento del Questore.
Questa mattina in via Zara, il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma, ha siglato un importante accordo con la Società della Salute di Firenze, rappresentata dal Direttore dottor Marco Nerattini e l’Associazione Aleteia – Studi e ricerca giustizia riparativa e mediazione, rappresentata dal Presidente dottor Simone Stefani.
Finalità dell’accordo istituire una constante collaborazione finalizzata a fornire supporto alle vittime di reato, in particolare alle vittime vulnerabili, potenziando l’attività di prevenzione e contrasto e dando attuazione concreta sul territorio alla normativa in materia e alle direttive dell’Autorità Giudiziaria.
Con riferimento alle vittime di reati predatori, in particolare anziani, bersaglio di esecrabili truffe e furti con raggiro, l'accordo prevede azioni di formazione degli operatori e di informazione e sensibilizzazione in zone di aggregazione sociale frequentate dai cittadini over 65. La Questura informerà la vittima e/o i suoi familiari, in sede di denuncia, sulle attività di sostegno psicologico e consulenza legale offerte da Aleteia.
L’Associazione Aleteia, viceversa, fornirà ai propri utenti una qualificata informazione legale e provvederà all’eventuale accompagnamento presso la Questura e gli uffici dipendenti per la presentazione della querela o denuncia.
La Società della Salute di Firenze, il cui obiettivo è promuovere il benessere della comunità e prevenire condizioni di disagio, collaborerà per quanto di propria competenza, alle attività oggetto dell’Accordo.
Referenti dell’Accordo sono per la Questura la Dirigente della Divisione Anticrimine I Dirigente Maria Cristina Papa e la Funzionaria Responsabile dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili Commissario Capo Nadia Giannattasio, per la Società della Salute di Firenze la dottoressa Elisabetta Masala – Incarico di Funzione Anziani e Anziani non autosufficienti e per l’Associazione Aleteia la Vice Presidente dottoressa Laura Basilio.
L’accordo costituisce pertanto, un altro prezioso tassello nella costruzione delle sinergie tra la Questura di Firenze, istituzioni del territorio e associazioni specializzate nella tutela delle vittime vulnerabili.