Indagini rapide e già arrivate a iscrivere tre persone nel registro degli indagati, per l'aggressione con minacce subìta dal giovane collaboratore de Il Tirreno al porto di Livorno. La notizia è stata data dal prefetto, Paolo D'Attilio, attraverso due lettere inviate al Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana e all'Associazione Stampa Toscana, sindacato unico e unitario dei giornalisti.
Il Prefetto ha fatto sapere che, durante una riunione del coordinamento delle Forze di polizia, ha richiamato l'attenzione sulla necessità di rafforzare le misure a tutela dei giornalisti e di intensificare l'attività informativa e investigativa per individuare i responsabili dell'aggressione al collaboratore de Il Tirreno. Per la quale, grazie alle indagini della Digos, sono state indagate tre persone per i reati di sostituzione di persona (per essersi spacciato per poliziotto) violenza privata e minacce aggravate. Sono in corso ulteriori indagini per identificare altre 3 persone che avrebbero partecipato alla violenza. Il prefetto ha anche incontrato personalmente il giornalista al quale ha espresso solidarietà e vicinanza.
Consiglio dell'Ordine dei giornalisti e Associazione Stampa Toscana, anche a nome del Comitato di redazione de Il Tirreno, ringraziano in maniera non formale il prefetto di Livorno, Paolo D'Attilio e le Forze dell’Ordine per la tempestiva risposta operativa all'ennesimo episodio a danno di un giornalista e dichiarano la loro disponibilità ad eventuali iniziative a tutela di quel bene comune che è l'informazione.