Trattore si ribalta, muore agricoltore di 76 anni

Giovedì 16 ottobre ancora una morte drammatica nei campi toscani. Federacma rilancia l'allarme sicurezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Ottobre 2025 11:40
Trattore si ribalta, muore agricoltore di 76 anni

Ancora una morte drammatica nei campi toscani. Nel pomeriggio di giovedì 16 ottobre, un agricoltore di 76 anni ha perso la vita a Montorgiali, nel Comune di Scansano, in provincia di Grosseto, dopo essere stato schiacciato dal trattore che stava conducendo su un appezzamento di sua proprietà. Il mezzo si è improvvisamente ribaltato e, all’arrivo dei soccorsi, per l’uomo non c’era purtroppo più nulla da fare. L’episodio, classificato come evento autonomo, è ora al vaglio dei carabinieri della stazione di Scansano.

Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, esprime cordoglio ai familiari della vittima e rilancia l’allarme sulla sicurezza dei mezzi agricoli e sulla mancata attuazione della revisione obbligatoria, ancora oggi inapplicata dopo oltre dieci anni dalla previsione normativa.

“È l’ennesima tragedia che si consuma in silenzio nelle nostre campagne – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma –. E la Toscana continua ad essere una delle regioni più colpite. Solo negli ultimi mesi si sono verificati sette decessi per ribaltamento del trattore: a Scansano (GR) il 16 ottobre, a Castelfranco Piandiscò (AR) il 21 luglio, a Firenzuola (FI) il 6 luglio, a Massarosa (LU) l’8 luglio, a Barberino Tavarnelle (FI) il 12 giugno, a Monterchi (AR) il 13 giugno e a Laterina Pergine Valdarno (AR) il 31 maggio”.

Secondo i dati INAIL, il ribaltamento dei trattori è la principale causa di morte sul lavoro in agricoltura, con circa 100 decessi l’anno. Le cause sono sempre le stesse: mezzi obsoleti, privi di dispositivi di sicurezza, assenza di controlli tecnici e condizioni operative difficili.

“La revisione tecnica dei mezzi agricoli – prosegue Borio – è prevista da una legge del 2015 ma non è mai diventata operativa perché manca il decreto attuativo. Finché lo Stato non darà seguito a questa norma, ogni ribaltamento sarà figlio di una prevenzione mancata”.

Federacma rinnova la propria disponibilità a collaborare con Istituzioni e parti sociali per costruire una rete di controlli, formazione e assistenza tecnica, affinché anche gli agricoltori più esperti e anziani possano operare in sicurezza.

“La sicurezza nei campi – conclude Borio – non è un’opzione, è un dovere collettivo. Se non si interviene adesso, continueremo ad assistere a lutti annunciati, settimana dopo settimana”.

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