Tramvia: no alla commissione d’indagine

Pd: “Richiesta fuori contesto e non inerente alla vicenda”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2022 22:05
Tramvia: no alla commissione d’indagine

Voto contrario alla delibera relativa alla commissione di indagine sul concessionario del servizio della tramvia proposta dai gruppi di opposizione.

“Siamo i primi a volere massima trasparenza ma ci sono già a Palazzo Vecchio luoghi e strutture per ottenere gli approfondimenti che le forze politiche chiedono, si chiamano commissioni consiliari. Istituire un ulteriore commissione di indagine vorrebbe dire sminuire il lavoro e il ruolo di quelle esistenti che sono impegnate ogni giorno in incontri, audizioni, sono pubbliche, lavorano alacremente e con trasparenza. Abbiamo inoltre fiducia nella magistratura che siamo sicuri farà luce su questa vicenda e sta portando com’è giusto che sia avanti le indagini necessarie. Non è il compito dell’assemblea di Palazzo Vecchio entrare su questo fronte, attendiamo che la giustizia faccia il suo corso” Così Mimma Dardano capogruppo lista Nardella in Consiglio comunale.

“Se l’obiettivo è quello di fare luce, abbiamo uno strumento a disposizione, quello delle commissioni consiliari che sono pubbliche e che quotidianamente fanno audizioni o richiedono approfondimenti. Non è il nostro ruolo chiarire le dinamiche di una vicenda che com’è giusto che sia è oggetto di attenzione della magistratura, su cui ovviamente noi riponiamo massima fiducia. Siamo e saremo di sicuro attenti e vigili rispetto all’evoluzione di questa vicenda, respingiamo al mittente ogni accusa strumentale delle opposizioni su questo fronte: non serve una commissione di inchiesta ad hoc quando esistono luoghi deputati a fare chiarezza e quando chi di dovere già sta facendo tutte le indagini dovute”.

Approfondimenti

Così Nicola Armentano, capogruppo Pd in Consiglio comunale, e le vicecapogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini, motivando il voto contrario alla delibera relativa alla commissione di indagine sul concessionario del servizio della tramvia proposta dai gruppi di opposizione.

"Il sistema funziona. Il sistema funziona. Il sistema funziona. Chissà se chi è in maggioranza in Palazzo Vecchio deve ripetersi queste tre parole a ciclo continuo. Così quando qualcosa non funziona, può rivendicare che è colpa del destino cinico e baro, o di qualche irregolarità. In fondo, se un'inchiesta viene fuori, vuol dire che il sistema funziona, no? No -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Perché la questione politica (non giuridica) è: Regione, Città Metropolitana e Comune hanno strumento per controllare l'erogazione di un servizio essenziale e l'uso delle risorse pubbliche? A nostro parere no, forti anche delle risposte ricevute in questi tre anni, ogni volta che chiedevamo informazioni precise.

Le istituzioni garantiscono al soggetto privato di non perdere contributi economici anche se molte meno persone usano i mezzi, come è stato durante la pandemia. Invece quando viene fuori che il privato potrebbe essersi approfittato della propria condizione (indagini in corso, è solo ipotesi riportata dalla stampa, lo sappiamo), ecco che chi governa si limita a dire: siamo vittime. Non ci sono mai responsabilità in politica. Sarà per questo che l'astensione cresce. Oggi la maggioranza sta compiendo il peggiore dispetto che poteva fare a chi ha a cuore il trasporto pubblico locale. Per pregiudizio e atteggiamento conservatore".

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