Presidio di solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell'handling aeroportuale stamani a Firenze. Si tratta di 450 posti di lavoro a rischio, più l'indotto.
"Non c'è infatti nessuna norma che impone a Toscana Aeroporti la vendita di Tah, il diritto comunitario prevede al massimo l'ingresso di un nuovo competitor nell'handling, ma nessuna vendita della controllata. Noi crediamo poi che la pandemia abbia riportato al centro la necessità di una pianificazione statale dei settori strategici. La sospensione emergenziale del diritto dell'UE lo permette: occorre risvegliarsi dall'ubriacatura liberista dei primi anni Novanta e rimettere nelle mani del pubblico infrastrutture strategiche come gli aeroporti. Con un controllo dal basso di utenti, abitanti dei territori e lavoratori" si legge in un documento di Potere al Popolo Firenze.
"Ciò non solo per garantire occupazione e continuità di reddito ai lavoratori e alle lavoratrici, ma anche perchè manca totalmente una pianificazione del settore. Abbiamo tra Pisa, Firenze e Bologna tre aeroporti nell'arco di 200 km con tre piani di sviluppo indipendenti. Noi chiediamo invece la pianificazione di questo sviluppo, la rinuncia dunque alla nuova pista di Firenze che insiste su un territorio già antropizzato e il potenziamento (che non abbisogna di nuove tratte) del trasporto ferroviario tra Firenze, Pisa e il porto di Livorno, da un lato, e Firenze e Bologna dall'altro. Peretola dovrebbe ridurre drasticamente i voli. Come già affermato dal Comitato No Tav Firenze, i soldi per il potenziamento della linea Pisa Firenze si possono trovare nel buco della Foster. ne gioverebbero i pendolari e ne gioverebbe il trasporto con l'aeroporto, ritornando alla fermata ferroviaria Pisa - Aeroporto e eliminando quella inutile rottura di carico che è il Pisa Mover".
