Torrente Pesa: il tempo stringe. Fra pochi mesi torneremo a vedere il letto del fiume in secca e il panorama desolante ci ricorderà che ancora una volta non è stato affrontato in maniera sistematica il problema dell’acqua. Pesa che da alcuni decenni perde, in bassa valle, nella stagione estiva, per un periodo che va dai 3 ai 6 mesi, non solo il deflusso ecologico ma la quasi totalità della risorsa idrica.
Il Consiglio comunale compatto chiede alla Giunta di fare adeguate pressioni sulla Regione Toscana affinché finalizzi e finanzi il Masterplan del torrente: contenitore che attingendo dal piano di azione del contratto di fiume possa finalizzare gli interventi più attesi e urgenti.
Si rinnova anche la richiesta ad Autorità Idrica Toscana di coordinare i tre gestori del sistema idrico di valle (Acque, Publiacqua e Acquedotto del Fiora) al fine di riportare con urgenza i prelievi idropotabili a livelli di sostenibilità ambientale accettabile per il corso d’acqua naturale.
Infine l’organo di indirizzo della città esprime volontà di un urgente adeguamento della regolazione regionale su difesa e sull’uso del suolo, uso dell’acqua, scarichi in acque superficiali ed emissioni in atmosfera, gestione forestale, ai principi enunciati anche dall’articolo articolo 9 della Costituzione, in risposta all’emergenza climatica attestata dai report del panel internazionale sul clima (IPCC).
Nel corso dell’ultimo anno qualcosa si è mosso su spinta del Contratto di Fiume del Torrente Pesa, come la collocazione di tre piezometri per il monitoraggio delle falde, elemento fondamentale per ottenere un bilancio idrico affidabile di bacino. Ma è altrettanto vero che occorrono azioni sistemiche, coordinate a livello di bacino, per ottenere risultati tangibili.In questo senso l’Amministrazione ha avuto notizia che l’assessore regionale Monia Monni ha dato mandato al dirigente del “Settore tutela territorio, acqua e costa” di redigere un Master Plan della Pesa. È inoltre stato inserito nel documento operativo per la difesa del suolo un intervento sulla morfologia fluviale in bassa valle teso a migliorare la resilienza del torrente ai mutamenti climatici.
Sul tema è tornato per la seconda volta il Consiglio Comunale di Montelupo che lo scorso 20 marzo ha approvato all’unanimità una mozione proposta dalla Commissione permanente ambiente e territorio rubricata “Masterplan e interventi su risorsa idrica e morfologia fluviale”.
L’approvazione all’unanimità testimonia come i temi a carattere ambientale e la salvaguardia della Pesa siano trasversali a tutte le forze politiche e dimostra anche la percezione di quanto sia urgente intervenire.
Molti dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione avevano già manifestato la scorsa estate il proprio impegno sulla carenza della risorsa idrica, facendosi fotografare nell’alveo del torrente completamente secco nel tratto urbano di Montelupo, in corrispondenza con l’installazione dell’artista visuale Elena Bellantoni “Mi sono seccata”.Non è il primo intervento in materia che viene posto all’ordine del giorno sia del Consiglio comunale.
Nel 2020 il Consiglio Comunale di Montelupo aveva approvato una mozione dal titolo “Torrente Pesa - sostenibilità ambientale uso delle risorse idriche”.La mancanza dell’acqua nel torrente crea importanti problematiche riguardanti l’ecosistema fluviale, la conservazione della biodiversità di cui il corridoio fluviale della Pesa è particolarmente ricco, e la perdita di valore paesaggistico con evidenti correlazioni anche con l'attrattività turistica dei centri posti lungo il torrente. Certamente il Contratto di Fiume, che Montelupo contribuisce ad animare, ha in questo percorso un ruolo centrale.
Alcuni studi svolti proprio in seno al contratto di fiume hanno messo in luce che la situazione è causata da un insieme di fattori, tra cui il cambiamento climatico, l’eccessiva pressione dei prelievi idrici, oltre alle modificazioni intervenute nella morfologia fluviale.In particolare i prelievi di risorsa idrica a scopo idropotabile, effettuati dai tre gestori del sistema idrico integrato che operano in valle, risultano quantitativamente importantissimi (oltre 5 milioni di m3/anno).
Captazioni cresciute esponenzialmente negli ultimi decenni per migliorare il servizio acquedottistico a disposizione di cittadini e imprese, anche fuori valle.Tali prelievi sono adesso costanti ma evidentemente, stante lo stato del torrente, insostenibili per la naturalità del torrente.La strategia di tutela del torrente quindi non può prescindere da interventi che portino a una riduzione dei prelievi, alla possibilità di accumulo e rilascio successivo delle acque meteoriche cadute in valle, ad azioni di ricostruzione di una morfologia fluviale articolata.Il Consiglio Comunale chiede alla giunta di impegnarsi al fine di compiere ogni sforzo finalizzato alla tutela delle qualità paesaggistico, ambientali e di conservazione della biodiversità del corridoio fluviale del torrente Pesa in bassa valle, valorizzando l’esperienza del contratto di fiume.In particolare si richiede di fare pressione sulla Regione Toscana affinché completi il cosiddetto “Masterplan della Pesa” e affinché finanzi anche per stralci l’intervento già ipotizzato “Sistema di riqualificazione del torrente Pesa – Interventi sulla morfologia nella bassa valle”.