Terrælectae, alta passione in vigna

Ieri sera allo Spedale degli Innocenti la cena di lancio dei cru del Consorzio Chianti Rufina

Nicola
Nicola Novelli
16 Settembre 2025 07:49
Terrælectae, alta passione in vigna

FIRENZE- Un ambiente di bellezza forse non ancora noto come meriterebbe, ma in cui il vino svolge un ruolo fondamentale. E’ l’area del Consorzio Chianti Rufina, che ieri sera allo Spedale degli Innocenti ha organizzato la cena di lancio dei sui cru. Un progetto importante in una stagione di incertezza causa la guerra dei dazi che disorienta i mercati e in un’epoca di cambiamenti climatici che insidiano la qualità perseguita.

“Abbiamo impostato un progetto biennale -ha spiegato ieri sera il direttore del Consorzio, Francesco Sorelli- con tre pilastri: al centro il vino del nord est della Toscana, con la sua tradizione di Sangiovese in altura, ma anche una diversità di stili produttivi, i vinsanti, i rosati, la diffusione del trebbiano. Frutto di una conduzione agronomica sempre originale e con di piani di rispetto.

Un’identità territoriale sintesi di millenni di storia con un valore aggiunto altissimo è altro punto fermo, insieme alla formazione e allo studio che indirizzeranno lo sviluppo in relazione con le migliori esperienze vitivinicole di tutto il mondo”.

“Antico quanto gli etruschi, regolato sin dai tempi di Cosimo I de’ Medici, il nostro vino meritava un progetto come Terrælectae, che promuova la produzione apicale del Consorzio – ha chiarito Gerardo Gondi, presidente del Chianti Rufina dal giugno scorso - diamo vita così a un marchio consortile in cui ciascuna azienda apporta un singolo vigneto con quantità e invecchiamento definiti. Lo faremo forti dei risultati raggiunti negli ultimi decenni, grazie al lavoro dei nostri predecessori, che hanno consentito di acquisire larga notorietà e rispetto della qualità”.

La strategia del nuovo consiglio direttivo del Consorzio è improntata all’apertura di nuovi mercati, alla managerialità, al ricambio generazionale, allo sviluppo dell’enoturismo come strumento di promozione del territorio.

Fulcro di questa filosofia il progetto Terrælectae, propone un vino ottenuto esclusivamente da uve prodotte nella zona di produzione Chianti Rufina docg, con base ampelografica Sangiovese 100% e la menzione in etichetta “Vigna” o “Vigneto”. Vinificazione e conservazione tracciate in recipienti separati. Il vino deve appartenere alla categoria riserva, e una produzione massima di uva di 70 quintali per ettaro, titolo alcolometrico non inferiore a 12,5% vol. e 30 mesi di invecchiamento, di cui 18 in legno e almeno sei in bottiglia.

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