"Intelligenza artificiale e Digital Twin consentono a smart cities come Firenze di rispondere in modo mirato alle esigenze dei cittadini. Grazie a queste tecnologie stiamo già promuovendo una gestione efficiente delle risorse applicandole per programmare i servizi e scoprire possibili illeciti". Lo ha sottolineato l'assessora Laura Sparavigna intervenendo, questa mattina nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio al convegno 'Sfide dell’intelligenza artificiale'."Il Digital twin, il 'Gemello digitale' è un calco digitale della città dotato di intelligenza artificiale - ha aggiunto - che ci consente la gestione delle alberature e del verde pubblico, il monitoraggio della mobilità e della viabilità, la tutela degli edifici storici e del patrimonio Unesco ma, appunto, anche l’ottimizzazione dell’imposizione fiscale e il recupero dell’evasione, il dimensionamento scolastico e il potenziamento della sicurezza sociale".
"La tecnologia, di per sé, è neutra - ha proseguito l'assessora Sparavigna nel suo intervento - non ha intenzioni, valori o preferenze proprie. È un mezzo, uno strumento che riflette le scelte e le intenzioni di chi la progetta e la utilizza. L'Intelligenza artificiale non fa eccezione: i suoi algoritmi e modelli non possiedono di per sé alcuna inclinazione etica o morale. Tuttavia, è importante ricordare che l’IA viene progettata e implementata dagli esseri umani, i quali inevitabilmente trasmettono attraverso le loro decisioni, i loro valori, l’impronta etica della tecnologia"."Come Comune abbiamo orientato questa tecnologia in modo che i suoi impatti sociali, economici e culturali siano solo positivi per i cittadini - ha spiegato - ad esempio utilizziamo strumenti così potenti per fare controlli su insegne, dehor, passi carrabili per verificare licenze e misure perchè ci permettono di fare sopralluoghi estremamente precisi senza uscire dall'ufficio.
Ma con l'Ia abbiamo mappato il verde e nei prossimi mesi, grazie a quest'ultima, saranno pianificate le piantumazioni dei nuovi alberi o gestione dell'irrigazione"."In altre parole - ha concluso l'assessora - siamo stati noi a decidere come l’IA deve essere modellata, e la nostra responsabilità è garantire che essa agisca sempre in modo che serva al bene comune, senza perpetuare disuguaglianze o discriminazioni. Il nostro compito è quello di continuare a guidare questa trasformazione con responsabilità, ponendo sempre al centro l’etica e il benessere delle persone e questo lo facciamo già dalle prime fasi".