Ieri la comunicazione del sindaco Nardella nel corso del dibattito sulla Tav in Consiglio comunale. Molte le domande che il sindaco pone al governo e alla regione Toscana, considerando una vittoria l'aver bloccato la Foster, pur concordando di realizzare il tunnel senza una nuova stazione. Nel nuovo progetto viene cancellata la stazione progettata da Norman Foster, a seguito dei disagi collegati agli scavi per la sua realizzazione, ma resta il sotto-attraversamento della città, per risparmiare 7 minuti scarsi sul collegamento ferroviario tra Milano e Roma. Nel tunnel sotterraneo transiteranno principalmente i treni direttissimi tra Milano e Roma, quelli che non fermeranno a Firenze.
Il Capogruppo del Partito Democratico Angelo Bassi ed i Vice Capogruppo del Partito Democratico Andrea Ceccarelli e Francesca Paolieri hanno presentato un Ordine del giorno in Consiglio comunale, sottoscritto anche da tutti i consiglieri del gruppo PD, a margine del dibattito sull’Alta Velocità. “Chiediamo chiarezza al gruppo FS – ha detto il Vice capogruppo PD Andrea Ceccarelli – e soprattutto senso di collaborazione istituzionale con Comune di firenze, Città Metropolitana e regione Toscana per individuare e perseguire la migliore soluzione atta a garantire la permanenza dell’Alta Velocità a Firenze e il miglioramento del trasporto pendolare”.
Durante il dibattito hanno preso la parola per Forza Italia il capogruppo Jacopo Cellai e il consigliere Mario Razzanelli: “Sulla TAV oggi il sindaco Nardella, dopo la riunione romana della scorsa settimana con Ferrovie, viene a sottoporre al consiglio comunale dieci domande – ha notato Cellai –. Dopo anni di progetti, con un’opera già avviata, un enorme cratere nel centro di Firenze dove doveva sorgere la stazione Foster che non si farà più (e non si sa cosa ci sarà al suo posto), con centinaia di milioni di euro già spesi, ad oggi non ci è dato sapere quale sarà il futuro dell’alta velocità a Firenze.
Non ci sarà la stazione ma solo il tunnel? Assurdo. Senza la stazione il tunnel non ha senso, e su questo il sindaco e il presidente della Regione dovrebbero essere chiari, spiegandoci quali sono le alternative concrete del passaggio in superficie. Invece, il PD è preda di un corto circuito incredibile sulla TAV, tra le domande di Nardella, i balbettii di Rossi e il presidente del consiglio regionale Giani che addirittura minaccia il ricorso alla Corte dei Conti se la Foster non sarà realizzata.
Ferrovie ha indubbiamente delle grosse responsabilità sugli errori fatti, ma il PD oggi deve portare a casa risposte e non nuove domande”.
“La Foster era nata da interessi che certo non erano e non sono quelli della città: un’enorme operazione di business per costruire un mega centro commerciale, mentre a livello trasportistico quella stazione non aveva alcun senso – ha dichiarato Razzanelli –. All’inizio del suo mandato da sindaco, nel 2009, Renzi mi chiamò nel suo ufficio, e mi chiese di valutare, insieme ai dirigenti del Comune, il passaggio in superficie dell’alta velocità ferroviaria. Il risultato di quella breve indagine fu che con un modesto investimento, si potevano raddoppiare i binari di superficie scongiurando stazione e tunnel.
Purtroppo quel progetto è invece andato avanti, salvo arenarsi per tutti i problemi che noi avevamo denunciato a suo tempo. Oggi la priorità non è far sì che i treni si fermino a Firenze: questo succede già, l’alta velocità passa già da Castello, Rifredi, Statuto e Campo di Marte. Sta a Ferrovie decidere se stabilire la fermata a Statuto o Campo di Marte, e garantire un collegamento veloce a Santa Maria Novella. La priorità, oggi, è decidere come organizzare l’alta velocità nella nostra città.
La nostra idea è raddoppiare i binari e riorganizzare una stazione, che sia Statuto o Campo di Marte, per poi collegarla al centro della città”.
“Se devo ricapitolare su cosa sia utile per Firenze ora riguardo al dibattito sull’alta velocità direi: far fermare a Firenze tutti i treni ad alta velocità; salvaguardare i pendolari sviluppando il trasporto su ferro regionale e metropolitano; riqualificare il sistema delle stazioni. Rispetto al progetto attuale – aggiunge la consigliera PD Stefania Collesei – considero che sarebbe sbagliato rinunciare alla terza coppia di binari garantita dal tunnel perché non si eliminerebbero le interferenze tra treni AV e treni regionali e metropolitani.
Considero necessaria una stazione passante vicina al centro ma nel quadrante nord ovest ovvero quella dello sviluppo, che garantisca che Firenze non venga bypassata. La Foster ha vinto un concorso internazionale. Temo che progetti alternativi produrrebbero prevedibili lunghi contenziosi a vantaggio degli avvocati con altrettanti prevedibili aumenti di costi e tempi. Il Sindaco che si incontrerà con Ferrovie ricorderà loro che non siamo all’anno zero. E dopo tanti disagi è tempo di raccogliere i frutti.
Nell’esame dei costi e benefici di qualunque altra nuova proposta non potrà essere sottovalutato che non stiamo cominciando ora a lavorare su questo progetto. E’ storia, ormai, lo spostamento della Centrale del latte; la messa in sicurezza del Mugnone ma anche l’abbattimento di edifici di archeologia industriale, l’abbattimento dei palazzi di via Zeffirini, l’abbattimento della scuola Rosai, l’adeguamento del tracciato della tramvia e la realizzazione di un vascone di 450 metri per 50 che sarebbe difficile riutilizzare per scopi diversi da quelli progettati.
Allora, dopo i disagi – conclude la consigliera PD Stefania Collesei – è bene passare all’incasso dei benefici per la città. Ha ragione il Sindaco: Firenze ha diritto a risposte chiare e urgenti”.
“Siamo sempre stati contrarti alla stazione Foster, ma anche al sottoattraversamento”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta: “E quindi ribadiamo con forza la nostra posizione”. Il consigliere dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio poi prosegue: “Ma se per caso le risposte che arrivassero fossero negative? Cosa facciamo?”. “Vogliamo vedere le carte ed è bene discuterne tutti insieme. Se vogliamo aggiungere noi una domanda – continua Grassi - vorremmo sapere perché a Roma non sono stati portati i progetti alternativi, elaborati ormai da molti anni da cittadini e comitati? Non sarebbe stato un bene per tutti?” “Alta velocità e traffico giornaliero pendolare devono essere complementari e non in opposizione tra loro.
E allora – incalza il capogruppo - vorremmo sapere il perché del dietrofront di Ferrovie. Sarà perché hanno capito che il progetto non era valido o perché si sono resi conto della pericolosità dell'infrastruttura? Ecco questo avremmo voluto sapere”. “Firenze ora, più che mai, deve giocare un ruolo d'attacco. Rischiamo – conclude Grassi – che la situazione ci sfugga di mano e che Ferrovie la faccia da padrona. L'obiettivo è quello di coinvolgere la cittadinanza e far decidere a loro cosa farne degli spazi che non verranno più interessati dal progetto”.
“Occorre scindere la posizione del Comune di Firenze con la posizione delle Ferrovie. Sono sempre stato a favore del sottoattraversamento dell’alta velocità ferroviaria – ha spiegato il Presidente della 6° Commissione: Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità Fabrizio Ricci a seguito della comunicazione del sindaco Dario Nardella in Consiglio comunale – e non perché sono appassionato del tunnel ma perché non ci sono binari sufficienti per far passare i treni dell’alta velocità e farli convivere con quelli regionali a Santa Maria Novella.
Va bene rivedere la stazione Foster, con la previsione di una galleria commerciale, ad oggi sovradimensionata. Si dovrà ripensare come rivedere il progetto dal punto di vista commerciale ma, in prospettiva, occorre dare delle risposte ai nostri cittadini che vogliono utilizzare i treni ad alta velocità e assicurare la fermata a Firenze di quest’ultima. Treni regionali, alta velocità e treni internazionali, nelle fasce orarie di punta: dalle 7 alle 10 e dalle 17 alle 20, soffocano la stazione di Santa Maria Novella.
E’ tanto che Ferrovie dello Stato sta lavorando ad un piano di potenziamento della rete ferroviaria considerando anche i treni merci che non passano dalla stazione centrale ma attraversano la cintura di Firenze. La strada intrapresa dall’amministrazione comunale è giusta – conclude il presidente Fabrizio Ricci – ma occorre andare a trattare con Ferrovie dello Stato per trovare una soluzione che preveda lo sviluppo della Città di Firenze e la possa mettere al centro dell’Alta Velocità che collega le maggiori città europee”.
“Il nuovo progetto TAV, quello che ha presentato oggi il sindaco di Firenze in consiglio comunale, ha dell’incredibile: riesce ad essere addirittura peggiore del precedente. E questo è tutto dire”. Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Francesco Torselli. “Se il sindaco - conclude Torselli - ha veramente l’intenzione di schierarsi a difesa di Firenze, come ha annunciato oggi in consiglio comunale, faccia tre cose: impedisca il sotto attraversamento della città; faccia in modo che Ferrovie dello Stato versi comunque, a compensazione dei disagi pagati dalla città negli ultimi anni, i soldi promessi per le opere di compensazione alla realizzazione del progetto TAV; si adoperi per avere, quanto prima, un progetto alternativo e valido per le zone interessate dai lavori propedeutici all’ormai ex Stazione Foster”.
“Il Sindaco ancora una volta, come fa ormai per ogni tema che viene a trattare, si è presentato con i soliti dieci punti. Siamo stanchi di sentirci l’elenco della spesa, ancor di più se contiene tantissime domande per Ferrovie; questa città ha bisogno di risposte dopo dieci anni di lavori iniziati e fermati continuamente” afferma la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos. “Noi siamo molto chiari: no alla Foster, no al tunnel sotterraneo, sì al progetto dell’Università e dei Comitati che prevede il passaggio in superficie, che impatta meno e costa meno.
Cos’altro dobbiamo aspettare? A noi non interessano gli interessi di Ferrovie, ma quelli dei cittadini fiorentini e toscani. Il Pd invece cosa pensa? Non si sa, sceglie di fare domande a Ferrovie piuttosto che rispondere” continua Xekalos. “Per noi è fondamentale la trasparenza e qui manca, come manca la volontà di permettere ai cittadini di esprimersi. Devono essere i fiorentini a decidere sia sulla nuova destinazione d’uso dell’area destinata alla Stazione Foster, sia sul nuovo progetto presentato da Ferrovie, sia sul progetto presentato dall’Università” commenta Xekalos. “Chi pagherà i danni dei lavori portati avanti dal 2006 ad oggi? Mi riferisco ai 163 alberi abbattuti, all’abbattimento del palazzo di sei piani e dodici appartamenti, al problema delle polveri, allo spostamento in una nuova struttura della scuola materna Rosai che ha già delle crepe. La politica può cambiare idea, ma sono dieci anni che comitati e Università stanno dicendo al PD che il progetto non va portato avanti, portando anche soluzioni alternative, senza essere mai presi in considerazione.
Chi ha sbagliato deve pagare” conclude Xekalos.