Avvio dei lavori nel 2018 per i Tunnel del Passante TAV e per la Stazione Foster e l'Autostazione. La Commissione VIA ha rilasciato il nulla osta al “piano di utilizzo delle terre da scavo" con alcune prescrizioni, ma tanto è bastato a far risollevare gli animi dei sostenitori del progetto ed a lasciar intravedere la luce alla fine del tunnel, ancora da scavare. Le terre del sottosuolo fiorentino, fino ad oggi ingestibili se non come rifiuti speciali, andranno a Cavriglia presso il villaggio di Santa Barbara. Una notizia accolta amaramente da chi per anni si è opposto al completamento dell'opera.
"Sarà opportuno aspettare di leggere il testo dopo che il Ministro avrà firmato il documento per capire che tipo di prescrizioni si prevedono - spiegano dal Comitato No Tav di Firenze - per realizzare questa disgraziatissima opera si è dovuto ricorrere a ripetute modifiche delle normative sulle terre di scavo deregolamentando un settore dove gli abusi erano già frequentissimi, anche per i lavori fatti fin qui a Firenze. Nessuno pare ricordare le inchieste della magistratura. Le dichiarazioni del sindaco Dario Nardella suonano davvero surreali: dopo le dichiarazioni dell’estate 2016 in cui disse chiaramente che questa mega opera è totalmente inutile è stato costretto a rimangiarsi tutto e rallegrarsi, oggi, che sia scongiurato il blocco dei lavori del Passante. Ancora ci si dimenticano i problemi che la realizzazione di questa opera creerà: pochi giorni fa, il 13 dicembre, nel convegno promosso da Nove da Firenze in Regione, è stato un susseguirsi di denunce dei problemi che la stazione ai Macelli creerà se mai venisse realizzata.
Insomma si va allegramente a creare un’opera che creerà problemi invece di risolvere i presenti. L’unica cosa che sembra stare a cuore a politica e mondo imprenditoriale è che i motori delle ruspe e delle betoniere non si spengano".
Prosegue il Comitato No Tunnel Tav "Da Firenze passano quasi 200 treni AV al giorno, la maggior parte dei quali fermano in città. Come si fa a temere il “salto di Firenze”? Ma soprattutto ci si dimenticano tutte le anomalie presenti e ampiamente documentate dai tecnici del Comitato, tutte denunciate a Regione, ex Provincia, Comune, Osservatorio Ambientale e che MAI hanno ricevuto risposta: sottostima delle subsidenze (cedimenti del terreno) a seguito degli scavi con possibili gravissimi danni al patrimonio edilizio e monumentale, ulteriori impatti sulla falda dopo quelli provocati e non risolti a Campo Marte, ai Macelli, alle Tre Pietre, errori progettuali che non hanno previsto danni molto maggiori dove le gallerie sono in curva, utilizzo di una sola fresa invece di due in parallelo; questo provocherà, nel secondo scavo, cedimenti e danni superiori del 50%. Il messaggio è chiaro: avanti tutta.
Anche a costo del ridicolo di costruire una linea ferroviaria per fare una fermata di bus. Di chiamare questo ridicolo rabbercio “hub tra ferro e gomma”, dove il “ferro” è praticamente scomparso. Gli dei accecano coloro che vogliono perdere, dicevano gli antichi. Forse è per questo che si vogliono forzare i lavori prima delle prossime elezioni politiche".Il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori, commentando il nulla osta al piano di utilizzo delle terre di scavo arrivato dal Ministero “Non capisco cosa ci sia da esultare nell’aver deregolamentato un settore delicato come la gestione delle terre di scavo e nel mettere a rischio un’intera città, con una parte rilevante del suo patrimonio abitativo e monumentale, realizzando uno scavo sotterraneo che farà abbassare la falda fiorentina.
Né capisco cosa ci sia da esultare nella realizzazione di una nuova mega-stazione ai Macelli che sarà poco utilizzata, come ormai dichiarato in tutte le salse da Ferrovie dello Stato, e trasformata in una fantomatica stazione per bus, una specie di cattedrale nel deserto. Gli unici a brindare in questo fine 2017 saranno quegli imprenditori che fanno affari d'oro grazie ad opere inutili, non certo i cittadini che ne subiranno i danni e che assisteranno all’ennesimo spreco di miliardi di euro. Inascoltati, in questi anni abbiamo continuato a proporre in consiglio regionale alternative razionali e infinitamente meno costose al tunnel TAV e alla Stazione Foster, ma evidentemente quel che interessa è far circolare montagne di denaro più che treni.
Continueremo a opporci e a sostenere i progetti alternativi ma se i lavori dovessero partire come annunciato, saremo vigili ed esigeremo il rigoroso rispetto di ogni prescrizione e il non ripetersi di abusi e infiltrazioni criminali. Al Pd nazionale e regionale, al governatore Rossi, al Sindaco Nardella, a Ferrovie italiane chiediamo se sono disposti a garantire in solido per qualunque danno ingente accadrà a monumenti e edifici privati a causa delle loro irresponsabili decisioni”.