Firenze, 15 giugno– “Sullo stadio Franchi l’unico che deve vergognarsi è Schmidt, una banderuola che cambia idea ogni giorno. Prima dice che è un progetto bellissimo con i tratti del Brunelleschi e del Vasari, poi che bisogna andare avanti perché interrompere i lavori significa pagare centinaia di milioni di penali e a una settimana dal voto cambia idea dicendo che si deve fermare tutto. Strumentalizza la questione stadio perché spera, sbagliando, di raccattare qualche voto, lui poi che allo stadio non lo abbiamo mai visto in dieci anni.
In una qualunque altra città del mondo ad un sindaco come Dario Nardella, che ha recuperato 200 milioni di euro dal governo per riqualificare lo stadio Franchi, monumento nazionale super vincolato dalla soprintendenza, verrebbe detto “grazie” e in effetti i fiorentini glielo hanno detto nelle ultime elezioni europee facendolo il candidato più votato di tutta la Città di Firenze. A Schmidt, il candidato di Donzelli e Lollobrigida, protetto dal paracadute di direttore del Museo di Capodimonte concessogli dal ministro Sangiuliano, converrebbe occuparsi di altro ammesso che abbia qualcosa da dire” dichiara il deputato dem Federico Gianassi.
"Abbiamo lavorato a due idee concrete per una parte importante della città come Campo di Marte, nell'ottica di una Firenze policentrica". Lo spiega, in una nota, Paolo Bambagioni, candidato più votato della Lista civica Eike Schmidt sindaco che ha raggiunto il 10%. "La prima permette di trovare una soluzione per lo stadio comunale Artemio Franchi, specchio fedele di una gestione inqualificabile, finita a carte bollate. La nostra idea per il Franchi è trasformarlo in un vero centro di produzione artistica e culturale, salvaguardando un gioiello dell'architettura del Novecento, ovviamente facendo con la Fiorentina uno stadio nuovo adeguato alle esigenze.
Questo sì, proprio per le sue caratteristiche, può essere lo spazio della contemporaneità a Firenze che tanto manca, perché bisogna studiare il passato ma anche pensare con nuove forme e nuovi linguaggi". "La seconda – prosegue Bambagioni – riguarda come far arrivare la tramvia al Campo di Marte: non in modo invasivo e impattante come ha deciso l'attuale amministrazione ma utilizzando i binari ferroviari già esistenti, salvaguardando gli alberi e i posti auto".
"La differenza – rimarca Bambagioni – tra la conservazione impersonata da Funaro e il cambiamento di Eike Schmidt è, non solo nelle idee alternative ma soprattutto nella credibilità con la quale si possono portare avanti". "Se continueranno a gestire male la città e un quartiere come Campo di Marte, sicuramente ci saranno meno posti auto, meno alberi, un trasporto pubblico meno efficiente, un monumento abbandonato, un rapporto definitivamente rotto con la società Fiorentina.
Con Eike Schmidt sindaco e suoi collaboratori, che hanno esperienza manageriale e capacità, tutto questo non succederà: porteremo in fondo progetti reali e veramente utili a tutti", conclude l'ex sindaco di Signa.