“Esprimo soddisfazione – spiega il presidente della Commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio Fabio Giorgetti – per la scelta del Sindaco Dario Nardella nel porre un punto sulla vicenda del restyling del Franchi. La volontà dell’amministrazione comunale di prendersi in carico la ristrutturazione dello stadio di Firenze tramite un bando internazionale di progettazione con un investimento minimo di 100 milioni di euro, dopo un percorso che ha evidenziato un bando per operatori privati presso l’area Mercafir ed una relazione del ministero che delinea i caratteri architettonici peculiari per la presentazione di un project da parte di Acf Fiorentina, mostra il desiderio di pensare ai cittadini ed ai tifosi. Voler ristrutturare un impianto sportivo, monumento nazionale e simbolo dell’architettura del ‘900, che necessita di modifiche strutturali e possibilità di sviluppo, così come indicato dalla relazione del ministero per i beni e le attività culturali, attingendo a risorse proprie – aggiunge il presidente Fabio Giorgetti – è la soluzione migliore. Valuto positivamente l’immediato inizio dei lavori – conclude il presidente Fabio Giorgetti – al fine di provvedere ai lavori di ripristino delle condizioni di staticità e antisismicità dell’impianto ed in special modo l’impegno, anche considerato il grande sforzo finanziario da parte del Comune di Firenze, a non toccare gli stanziamenti annuali nel bilancio riguardanti le società sportive, vero cuore pulsante dello sport cittadino e di base, imprescindibile dello sport professionistico”.
“Il Comune di Firenze metterà almeno 100 milioni di euro di soldi pubblici per rifare lo stadio Franchi, al di là di quello che deciderà la Fiorentina. È l’ultimo capitolo, fuori da ogni logica, di una vicenda che in oltre 10 anni e tre mandati del PD alla guida di Firenze ha inanellato solo progetti sbagliati, fatti e poi cancellati, mentre il nostro stadio andava in malora”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai commentando le dichiarazioni “Se questo doveva essere l’esito, i lavori sarebbero potuti cominciare anni e anni fa, e a quest’ora avremmo quantomeno uno stadio coperto e con una struttura integra.
Ma Nardella si era innamorato della Mercafir, aveva fatto varianti urbanistiche, ipotizzato lo spostamento del mercato ortofrutticolo e sorvolato sulle perplessità della nuova proprietà della Fiorentina. Sordo a chi, come noi di Forza Italia, gli ripetevamo che si trattava di un progetto folle che non sarebbe mai arrivato a compimento, il sindaco è andato dritto per la sua strada. Fino ad oggi, quando, giunto il parere del Ministero, si tira fuori dal cappello il ‘restyling più bello del mondo’, con non si sa quali soldi (si parla di prestiti a tasso zero, ma sono pur sempre soldi che vanno restituiti), condendo il tutto con ipotesi anche più fantasiose: spazi commerciali fuori dallo stadio (dove? Non è dato sapere), museo della Fiorentina che a quanto pare sarà il Comune a decidere dove debba sorgere in barba alla squadra.
E, non contento, dichiara che andrà avanti al di là di quello che deciderà la proprietà della Fiorentina. Ci sembra di sognare” aggiunge il capogruppo azzurro. “Ci chiediamo anche che cosa ne pensi il sindaco di Campi Bisenzio Fossi, che solo pochi mesi fa si dichiarava pronto a ospitare il nuovo stadio su un terreno già individuato.
Sempre ieri insieme all’ineffabile Nardella si diceva soddisfatto per la richiesta di finanziamento della tramvia a Campi. Ma se lo stadio della Fiorentina deve restare a Campo di Marte, non sarebbe forse logico che a realizzarsi prima fosse la linea che porta lì? Oltretutto, a Fossi ricordiamo che coi soldi del Recovery Fund potrebbe risolvere il problema della realizzazione della viabilità a servizio dello stadio. Ma forse l’ordine di scuderia del PD in questo momento è lasciar prima passare la mattana a Nardella, che oggi vorrebbe venderci uno dei suoi più grandi fallimenti da sindaco come si trattasse di una trovata geniale” conclude Cellai.