"Sarà senza bagni lo storico bagno pubblico in via Sant'Agostino? La questione riguarda un servizio universale, simbolo di accoglienza, quale era quello delle docce ospitate in un immobile costruito a inizio '900 dalla Cooperativa Popolare Muratori, Manovali e Sterratori". Se lo chiedono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consigliera e consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune, che proseguono. "Chiuso nel 2016 per motivi di sicurezza è stato concesso in locazione a canone agevolato alla Fratellanza Militare di Firenze, che così potrà ampliare la sua sede (dagli attuali locali del civico 6, si allargherà anche al numero 8).
I lavori, iniziati da pochi giorni, dovrebbbero concludersi a maggio 2020. Il 19 dicembre ACLI e Associazione Fioretta Mazzei, durante il consiglio di quartiere 1 aperto, si sarebbero sentite dire che non sono previsti bagni pubblici né docce. Solo ambulatori e servizi medici convenzionati dunque? Il privato sociale e l'associazionismo possono essere sicuramente un valore per la nostra città, specialmente in tempi di tagli ai servizi pubblici, anche se non dovrebbero finire per sostituire un diritto di fatto sempre più negato (quello del sistema sanitario nazionale sottoposto a continui tagli).
Crediamo però che sarebbe un errore se il Comune stesse accettando di vedere l'Oltrarno privato di un luogo che da oltre un secolo andava a costruire un valore per l'identità del quartiere. Non si può cancellare una storia così importante. Sappiamo che i lavori sono previsti tutti a carico della Fratellanza, ma per questo il primo anno l'affitto dei locali è stato ulteriormente abbattuto. Inoltre il Comune deve autorizzare preventivamente ogni intervento. Quindi non può dire di non sapere.
Abbiamo risposto a una lettera aperta arrivata a Giunta e Consiglio con interrogazione e accesso agli atti. Non rimarremo in silenzio e chiederemo conto di quanto sta avvenendo in via Sant'Agostino. Inutile dirsi vicini alle parti della società più fragili, impegnati a "riportare" la cittadinanza in centro, se poi si finisce per trasformare lo storico bagno pubblico in ambulatori convenzionati", concludono i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune.