Ieri pomeriggio, in lungarno Soderini nei pressi della pescaia di Santa Rosa, un pusher è caduto nella rete della Polizia di Stato. Si tratta di un sedicente cittadino algerino di 21 anni, già noto alle forze di polizia.
Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rifredi stavano tenendo d’occhio la zona con tanto di binocolo, quando, intorno alle 17.00, una giovane si è avvicinata ad un cittadino straniero, fermo accanto ad una vistosa bicicletta rossa fiammante. In pochi attimi i due si sono scambiati la droga con i soldi, proprio sotto gli occhi dei poliziotti che, una volta risalito l’argine del fiume, hanno subito fermato la cliente dello spacciatore.
La ragazza, appena 16enne, ha subito consegnato quanto appena acquistato agli agenti, ovvero una dose di hashish ricevuta in cambio di 10 euro. Nel frattempo il pusher - che non si era accorto di niente - ha concluso un altro “affare”, questa volta con una ventenne. Non appena lo spacciatore ha anch’egli risalito l’argine (in sella alla sua mountain bike rossa) è stato subito fermato dalla polizia: addosso aveva altri 3 grammi di hashish e poco più di 300 euro in contanti, oltre naturalmente alle 20 euro ricevute in cambio della droga venduta poco prima. L’uomo, finito a Sollicciano, dovrà ora rispondere del reato di spaccio, aggravato dal fatto di aver venduto dello stupefacente ad una minorenne.
“La droga è un veleno e rappresenta un’emergenza nazionale che dobbiamo affrontare tutti insieme in modo concreto ed efficace educando i nostri figli ad una vita sana lontana da tutte le dipendenze”. è questo il messaggio che in occasione della Giornata internazionale contro le droghe Antonio Affinita, Direttore Generale Moige – Movimento Italiano Genitori rivolge ai genitori, ai ragazzi, alle autorità di Governo, alle Comunità, agli educatori “È inaccettabile che fuori dal cancello delle scuole o addirittura sotto casa, i nostri figli possano trovare uno spacciatore pronto a vendere qualsiasi tipo di sostanza; ed è allo stesso tempo incredibile che un adulto venda ai minori la cosiddetta Cannabis light anche all’interno degli shop presenti nelle strade delle nostre città. In una nostra recente indagine abbiamo rilevato quanto sia facile per il minore accedere alla “Cannabis light”, basti pensare che nel 72,2% dei casi i ragazzi dicono che non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto della sostanza; e che nel 68% dei casi il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni’”.
Sempre a Firenze -durante una serie di controlli nel pomeriggio- Mia, Okar, Amper e Eviva, i cani antidroga della Questura hanno scovato oltre due chili di hashish nella zona di via Bausi.