Il sindaco Dario Nardella ha incontrato in Sala di Clemente VII a Palazzo Vecchio la ministra della Giustizia, stamani a Firenze per la Festa Fogliante, organizzata dal quotidiano Il Foglio nel Salone dei Cinquecento. Marta Cartabia, nel corso della festa de Il Foglio, ha confermato che nelle carceri italiane vi è un grave sovraffollamento e che alcuni istituti penitenziari ‘gridano vendetta’, aggiungendo che si sta lavorando tantissimo.
Il sindaco Nardella e la ministra hanno parlato del carcere di Sollicciano, che si trova in una situazione difficile per la vivibilità e per le criticità che presenta a livello strutturale, e hanno valutato un paio di date in cui poter visitare la struttura circondariale a metà gennaio.
"Ringrazio la ministra Cartabia per essere venuta a Firenze - ha detto il sindaco - a distanza di pochi giorni dalla cerimonia per il decennale della Scuola superiore di magistratura a Villa Castelpulci e in particolare per aver accolto il nostro invito a visitare il carcere di Sollicciano". "Da parte della ministra c'è stato un segnale di sincera attenzione - ha continuato Nardella - verso un tema che ci sta a cuore e che ha un impatto sociale rilevante sul nostro territorio".
“Non è la prima volta che la Ministra conferma il grave sovraffollamento carcerario, che peraltro è in constante e progressiva ascesa e acuito dalle moltissime e concomitanti deficienze che interessano sia le strutture e le infrastrutture sia gli organici di tutto il personale, a partire da quello del Corpo di polizia penitenziaria le cui carenze sono passate da 17 mila a 18 mila unità. Tuttavia, al di là delle condivisibili e, se si vuole, pur apprezzabili dichiarazioni di principio, come quelle rilasciate anche in occasione della visita al carcere di Santa Maria Capua Vetere, neppure si intravedono interventi capaci d’invertire in qualche misura la tendenza.
Anzi, al contrario, la manovra di bilancio attualmente in discussione in Senato nulla prevede in favore delle carceri e del Corpo di polizia penitenziaria. Alla Ministra diciamo che se per conoscere il carcere bisogna aver visto, noi che lo osserviamo senza soluzione di continuità, vorremmo adesso vedere fatti concreti, così da poterli apprezzare” interviene Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Ci aspettiamo, allora, oltre al deflazionamento della densità detentiva, l’ammodernamento delle strutture, il potenziamento degli organici del personale, l’implementazione delle tecnologie e degli equipaggiamenti, così come auspichiamo che la Ministra e il Governo affrontino compiutamente il problema, che genera illegalità di Stato, dei detenuti affetti da disturbi mentali; perché se è vero che la situazione del reparto “Il Sestante” di Torino forse non ha eguali, è altrettanto innegabile che diverse altre non sono proprio dissimili.
Tutto questo – conclude De Fazio –, vorremmo che venisse realizzato, in coerenza con quanto dichiarato, dal Presidente Draghi e dalla Ministra Cartabia nell’esercizio delle rispettive funzioni di governo; sarebbe paradossale e persino poco credibile, magari fra qualche mese o anno, sentir uno di loro ripetere gli stessi concetti sotto forma di inviti e raccomandazioni da un diverso e più importante scranno”.