Gli approfondimenti effettuati dal tavolo tecnico istituito in occasione della redazione del Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) tra Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e Rete Ferroviaria italiana hanno consentito di confermare l'assetto definitivo programmato per il nodo ferroviario di Firenze.
In particolare è stato evidenziato come oltre il 35 per cento del traffico i treni ad Alta Velocità (92 treni al giorno) attualmente non è interessato alla fermata a Santa Maria Novella e, di conseguenza, impegna la linea di cintura per l'attraversamento del nodo contribuendo a sottrarre capacità ai servizi passanti in direzione sud-nord del trasporto ferroviario regionale.Si pone dunque l'esigenza di realizzare il sottoattraversamento per i servizi Av in modo da riservare la capacità della linea di cintura al traffico merci e, soprattutto, al potenziamento del servizio ferroviario metropolitano nell'area fiorentina."La sostanziale convergenza con i risultati degli approfondimenti effettuati dal tavolo tecnico - ha spiegato il Sindaco Dario Nardella - conferma l'impostazione e la lungimiranza delle iniziative politiche intraprese negli ultimi mesi per confermare gli impegni assunti da parte del governo nazionale e per una rapida attuazione del progetto di potenziamento del nodo ferroviario di Firenze, anche con la previsione della Stazione Circondaria, accanto alla Belfiore, e le innovazioni tecnologiche che consentiranno lo sviluppo del trasporto regionale e del servizio ferroviario metropolitano nell'area fiorentina".Gli obiettivi che il Pums metropolitano dovrà perseguire sono stati individuati grazie al percorso partecipativo (227 segnalazioni sulla crowdmap digitale messa a disposizione, 4824 i cittadini che hanno risposto a un questionario on line e 276 i portatori d'interesse), comprensivo anche delle "passeggiate metropolitane" nei circondari del territorio e tavoli con i portatori d'interesse su specifiche problematiche.Il Gruppo di lavoro, che si avvale di collaborazione di professionisti esterni e in particolare dell'Ing.
Stefano Ciurnelli, coordinatore scientifico, ha completato la redazione del quadro conoscitivo.Sono stati così individuati gli interventi e le misure che compongono il cosiddetto "Scenario di Riferimento".In particolare, i rilievi dei passeggeri saliti e discesi dai treni Av nel nodo di Firenze hanno confermato il contributo in termini di utenza offerto ai servizi commerciali dalle stazioni di Firenze Campo di Marte e, soprattutto, da quella di Santa Maria Novella.Mediamente, nella stazione di Santa Maria Novella, salgono e scendono circa 175 passeggeri per treno, valore che rappresenta oltre il 30% della capacità di un treno Freccia1000.Ciò conferma, quindi, anche il valore strategico della previsione della nuova stazione Belfiore che consente di cogliere i seguenti obiettivi fondamentali:1) consentire la fermata a Firenze di treni attualmente passanti, grazie alla minore perdita di tempo rispetto ad un attestamento a Santa Maria Novella;2) alleggerire il traffico Av attestato su Firenze Santa Maria Novella con positive ricadute sulla possibilità di piazzamento treni del trasporto ferroviario regionale, soprattutto nelle ore di punta;3) incrementare i margini di capacità da destinare al potenziamento del trasporto ferroviario metropolitano sulla tratta Rifredi - Campo di Marte grazie al minore impegno degli itinerari di ingresso e uscita dei treni da Firenze Santa Maria Novella;4) ridurre il traffico pedonale all'interno della stazione di Firenze Santa Maria Novella e nelle sue immediate vicinanze che, nelle fasce di punta supera i 30'000 movimenti/ora.5) offrire una migliore accessibilità al sistema Av da parte di autobus e autovetture decongestionando la viabilita limitrofa a Santa Maria Novella.Attraverso la prima fase del processo partecipativo, i cittadini e i portatori di interesse sono stati chiamati a riconoscere la graduatoria dei temi prioritari da affrontare nel Pums: il primo è risultato l'efficienza e l'efficacia del sistema della mobilità nel suo complesso.
Grazie alle segnalazioni pervenute è stata inserita come priorità l'accessibilità universale al sistema della mobilità.Un focus sulla componente autostradale del traffico su auto privata nell'area fiorentina ha fatto emergere la netta prevalenza delle componenti legate alla mobilità generata e/o attratta dall'area fiorentina che rappresenta oltre l'80 per cento dei transiti sulla rete A1-A11 racchiusa tra i caselli di Calenzano, Prato Est e Firenze Sud, a fronte di un 20 per cento di traffico di attraversamento.Significativa la quota di scambio tra i caselli di Firenze (oltre il 17 per cento del totale) a conferma del ruolo di sistema tangenziale svolto dall'autostrada.A settembre la Città Metropolitana di Firenze presenterà ai Comuni il progetto 'Bridge' (buone pratiche per soluzioni innovative e digitali nella gestione della mobilità).
Attraverso il riuso e lo sviluppo di soluzioni innovative si potranno trarre significativi vantaggi dalla gestione automatizzata di una grande mole di dati (acquisiti da sensori, fornitori di dati esterni, etc.), a favore di strumenti e servizi di operatori e utenti per una più efficace pianificazione e gestione della mobilità sul territorio.