'Sollicciano deve essere commissariato'

Visita dell’istituto penitenziario fiorentino del 22 agosto, organizzata dall’Unione Camere Penali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 agosto 2024 10:57
'Sollicciano deve essere commissariato'

"Le carceri italiane tornano a essere sovraffollate più di quanto un fisiologico soprannumero di ristretti consentirebbe. Il carcere fiorentino di Sollicciano è uno tra gli istituti penitenziari italiani più difficili e di nuovo ospita più detenuti di quanti struttura e organizzazione possono reggere. Oggi, è un complesso abnorme e decerebrato: cemento ovunque, una collezione di gigantesche tracce di infiltrazioni umide, con a contorno enormi spazi vuoti colmi di squallore e degrado, invece che di vita sociale".

Così Massimo Lensi (Associazione Progetto Firenze) e Dmitrij Palagi (consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune), che proseguono "Unica eccezione l'inutilizzato giardino degli incontri, voluto e ideato dall’architetto Michelucci, che al più è usato come spazio per rari convegni. Tutto a Sollicciano è sproporzionato. Smisurati i corridoi di collegamento tra vari bracci, enormi le porzioni di cemento ricurvo che fungono da collegamento panottico tra sorveglianti e detenuti, mastodontica la visione di insieme: 15 ettari di cui solo 2,5 coperti.

Un mostro da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare, una fatica immane per chi lo deve vivere e per chi ci deve lavorare.

In questa oscillazione tra realtà percepita e diversità, l’apparato istituzionale nicchia a dare risposte. Il carcere è un muro di gomma su cui tutto rimbalza e, soprattutto, è un’ideologia della trasformazione che rischia di entrare nei tessuti vitali della nostra società, avvelenandoli. Lo Stato sociale di diritto naufraga e con sé porta a fondo i precetti classici della solidarietà e della civiltà giuridica.

Non entriamo nel merito delle ultime vicissitudini amministrative in cui si è avvolto l’istituto. Occorrerebbe leggere le carte, come si dice, per farsi un’idea. E le carte hanno un percorso obbligato di fronte alla giustizia: accusa e difesa si devono confrontare. Capiamo però, che i problemi non si risolvono con lo scorrere del tempo. E il tempo di fare qualcosa per recuperare l’istituto di pena a un rapporto solido con la città sta per scadere.

Approfondimenti

Occorre una maggiore trasparenza su tutti gli investimenti istituzionali verso l’istituto penitenziario fiorentino. Una trasparenza amministrativa, politica e contabile sui progetti che vedono coinvolti la direzione, le associazioni del volontariato, e tutto il mondo che ruota attorno a Sollicciano. Per questa ragione, noi che abbiamo a cuore la relazione tra carcere città, chiediamo al DAP il commissariamento di Sollicciano. Chiediamo l’arrivo di un commissario ad acta, dotato di poteri e risorse economiche, per iniziare velocemente i lavori di ristrutturazione e risanamento dell’istituto, senza perdere altro tempo utile", concludono Lensi e Palagi.

“Il gravissimo problema che vive Sollicciano non può più essere rimandato. In Consiglio comunale, fra l’altro, è argomento che abbiamo già dibattuto e su cui tutto il Consiglio è unanime anche se, per dire il vero, la maggioranza ha votato contro all’istituzione di una commissione speciale che si occupasse specificatamente di Sollicciano -dichiara il capogruppo di Forza Italia Alberto Locchi- Forza Italia è molto sensibile a questo tema, ritiene che chi ha commesso un episodio criminale ed è stato condannato, sconti la sua pena ma non può accettare la disumanità dell’ambiente in cui questa pena la si sconta. Ecco perché aderirò senz’altro all’evento organizzato dall’Unione delle Camere Penali Italiane ed a cui sono stato invitato: il 22 agosto visiteremo Sollicciano per continuare a dare voce a chi voce, purtroppo non ha.

Sovraffollamento, chiusura delle sezioni, riduzione drastica delle attività trattamentali, caldo insopportabile, carenze igieniche, idriche, strutture fatiscenti, violenze, autolesionismo, suicidi. Questo è l’attuale quadro del carcere fiorentino.

Le sofferenze ed i drammi, in un carcere, non vanno mai in vacanza ecco perché è stato organizzato questo evento proprio nel mese di agosto che simbolicamente è il mese in cui non si pensa ai problemi.

A livello locale quindi interverrò per testimoniare la vicinanza del mio partito ad un tema particolarmente sentito e, allo stesso tempo, farò leva a livello centrale perché il problema delle carceri italiane venga finalmente affrontato”.

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