Oltre 400 veicoli controllati (per l’esattezza 407), otto multe e un veicolo sequestrato. È questo il bilancio del posto di controllo finalizzato alla sicurezza stradale effettuato ieri dalla Polizia Municipale in via del Filarete. Gli agenti dell’Autoreparto e del Reparto Tecnologie di supporto con l’utilizzo dello scout speed. Per quanto riguarda le violazioni rilevate, un veicolo è stato multato e sequestrato per mancanza di copertura assicurativa (sanzione 849 euro), sei per omissione della revisione statale (169 euro). Una multa infine per mancanza di documenti a bordo del veicolo (sanzione 41 euro).
Si è messo alla guida della sua auto a notte fonda nonostante fosse ubriaco. Un 38enne fiorentino ha così percorso la rampa del Viadotto all’Indiano uscendo allo svincolo di via Baracca in direzione San Donnino e ha terminato la sua corsa contro il cordolo della strada travolgendo un motociclista fermo al semaforo. Il conducente dell’auto, illeso, è stato portato al Comando della Polizia Municipale da una pattuglia del distaccamento di Rifredi intervenuta sul luogo dell’incidente.
L’uomo è stato sottoposto all’etilometro e il test ha evidenziato un tasso alcolemico pari a 2,69 g/l, un valore cinque volte superiore al limite consentito dalla legge. Per lui è scattato il ritiro della patente ai fini della revoca oltre alla denuncia per guida in stato di ebbrezza grave: questa gli comporterà un'ammenda da 3.000 a 12.000 e l'arresto da sei mesi a un anno. L’auto è stata sequestrata con fermo per 180 giorni. Il motociclista, dimesso dopo le prime cure, ha riportato ferite lievi guaribili in pochi giorni.
Prosegue il rilievo degli incidenti stradali e la messa in sicurezza delle strade da parte della Polizia Municipale. Ieri pomeriggio una pattuglia del distaccamento dell’Isolotto è stata chiamata per rilevare un sinistro in via del Pegaso, all’altezza di viale dell’Aeronautica. Un trentatreenne a bordo di un motociclo è scivolato, per fortuna senza gravi conseguenze, su una grande macchia di gasolio che continuava lungo la strada. Gli agenti hanno quindi seguito la lunga scia fino ad arrivare all’auto “colpevole”: si tratta di una Audi A6 guidata da un 50enne di Napoli ma abitante a Pisa, ferma in via del Visarno, nei pressi dell’ippodromo.
Gli agenti hanno quindi rintracciato il conducente: questi ha dichiarato di essersi fermato a mangiare un panino in piazzale delle Cascine, dove effettivamente risultava una ingente perdita di gasolio, e di essersi accorto della fuoriuscita del carburante. Nonostante questo l’uomo, fantino professionista, ha deciso di proseguire il suo tragitto verso l’ippodromo continuando così a imbrattare la sede stradale con la sostanza viscida. Gli agenti hanno poi verificato che la lunga scia di gasolio cominciava in via Baracca, proseguiva in via del Pegaso, via del Visarno e viale dell’Aeronautica. Per il conducente è scattata la multa da 41 euro per omissione delle cautele necessarie per rendere sicura la circolazione dopo la perdita della sostanza viscide.
La zona è stata ripulita eliminando così il pericolo di caduta.
Due denunce, multe per oltre 1.600 euro e il sequestro di un Porsche Cayenne. È questo l'esito di un controllo effettuato ieri in via Baracca dalla Polizia Municipale. Intorno alle.14.30 gli agenti del distaccamento di Rifredi hanno fermato un Porsche Cayenne con targa albanese. A bordo due cittadini albanesi che alla richiesta dei documenti hanno mostrato agli agenti passaporti albanesi e patente internazionale albanese. Gli uomini hanno dichiarato di aver preso l'auto a noleggio in Albania per fare un giro turistico in Italia e infatti a bordo avevano diversi bagagli.
Queste spiegazioni non hanno convinto gli agenti che hanno effettuato ulteriori controlli: dalla verifica del telaio è risultato che l'auto era in realtà immatricolata in Italia e sottoposta a fermo amministrativo. Sospetta anche la veridicità della patente internazionale del conducente, non supportata da quella albanese come prescritto. I controlli sono quindi continuati presso la sede del reparto di Rifredi ed è emerso che la carta di circolazione della Porsche era contraffatta.
Gli uomini hanno riferito agli agenti di essere muratori, di aver noleggiato l'auto per 6.000 euro e di essere arrivati a Firenze per riprendere dei soldi dal cugino del conducente. E che poi sarebbero tornato stamani in Albania con l'aereo lasciando l'auto a Firenze in custodia a un non meglio dichiarato parente. Da un controllo al terminale di Polizia non sono risultati precedenti a carico dei due ma il loro comportamento continuava a destare i sospetti degli agenti che hanno deciso di rivolgersi direttamente alle forze dell'ordine albanesi (lo zio di un ex vigile è ispettore di polizia a Tirana).
In questo modo è emerso che il conducente aveva preso di recente il cognome della moglie (una procedura possibile in Albania una volta nella vita). Risalendo al cognome originario della famiglia del conducente è risultato che quest era stato 5 volte in carcere e a suo carico aveva anche un mandato di cattura per traffico internazionale di stupefacenti. È quindi scattato il fermo per identificazione mentre il veicolo è stato sottoposto a un attento controllo con la collaborazione di unità cinofila della Guardia di Finanza senza esito.
Il conducente è stato quindi denunciato per uso di atto falso e ricettazione dei documenti di guida e di circolazione. A suo carico anche oltre 1.600 euro di multe. In dettaglio 777 euro per la circolazione di un veicolo sottoposto a fermo e 849 euro per mancanza di assicurazione. A queste si sono aggiunti il verbale per la circolazione di un veicolo con targa non propria (violazione non oblabile con sanzione accessoria del fermo per tre mesi). L'auto è stata sequestrata per mancanza di assicurazione.
Secondo la Polizia Municipale tutto questo sarebbe stato solo un escamotage per evitare il blocco alla vendita previsto nel caso di fermo amministrativo. L'intestatario del veicolo è infatti un albanese residente in provincia di Rimini. Plausibilmente è andato in Albania con il veicolo con targhe, ha venduto l'auto che è stata reimmatricolata con targhe albanesi ma senza aver fatto la cessazione con quelle italiane: con il fermo il Pra blocca qualsiasi atto di trasferimento e vendita.