Sesto Fiorentino: le farmacie comunali boicottano Israele

Per iniziativa del sindaco Lorenzo Falchi, dopo le scelte di Unicoop

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 Giugno 2025 23:55
Sesto Fiorentino: le farmacie comunali boicottano Israele

Mentre il Consiglio europeo non è riuscito a trovare una posizione comune sulla cooperazione con Israele, il Sindaco di Sesto Fiorentino ha fatto sapere che dal 1 luglio le farmacie comunali non venderanno più prodotti “made in Israel”, in solidarietà coi palestinesi e contro il governo israeliano.

“Apprendiamo con profonda preoccupazione della decisione del Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi di boicottare prodotti israeliani nelle farmacie comunali. Una scelta che colpisce non solo imprese israeliane, ma numerosi cittadini italiani: molti di quei farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e cosmetici sono distribuiti o interamente prodotti in Italia, e contribuiscono all’occupazione e alla salute dei nostri concittadini.

Va sottolineato, inoltre, che tra i beni “colpiti”, rientrano presidi sanitari fondamentali per il benessere della collettività – dalla terapia dell’infiammazione ai dispositivi medici avanzati – che sono difficili da sostituire con alternative equivalenti. E sostituire non significa garantire lo stesso livello di disponibilità, né la medesima tecnologia e efficacia.

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Riteniamo, infine, che questo boicottaggio sia una scelta ideologica che mette a rischio l’accesso tempestivo alle cure, e porti nocumento alla salute dei nostri cittadini. Non favorisce né il dialogo, né la pace – semina solo divisioni e danni concreti al territorio e alla salute” Così in una nota Emanuele Cocollini, Presidente dell’Associazione Italia‑Israele di Firenze.

"Le scelte di Unicoop e Farmacie Comunali Sesto Fiorentino apprese dai quotidiani destano profonde preoccupazioni. Questa forma di antisemitismo commerciale per dimostrare in modo plateale l’avversione ad un governo (seppur democraticamente eletto) in realtà colpisce le imprenditrici e gli imprenditori, le donne e gli uomini, le lavoratrici e i lavoratori di Israele, colpevoli solo di appartenere ad uno Stato. Si auspica sinceramente che questo provvedimento sia prontamente ritirato. Si possono avere idee contro i governi, ma non attaccare i valori della democrazia e i cittadini" dichiara il coordinatore di Gruppo Misto-Noi Moderati Luca Santarelli.

"Mentre speriamo che nessuno sanitariamente si faccia male, ricordiamo che ci sono le farmacie non-comunali, preziose in questo caso non mai, e baluardo di una libertà economica a cui, la società partecipata al 100% dal Comune sestese (Afs spa), attenta ogni giorno con abuso di posizione dominante: su 15 farmacie presenti più del 50% (otto) sono comunali -dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Nel contempo è bene ricordare - come dice anche il nostro Sindaco - che loro ce l’hanno col governo israeliano… e quindi, che c’entrano le aziende sanitarie israeliane che col governo del loro Paese, hanno molto meno a che fare di quanto il Comune amministrato da Lorenzo Falchi abbia a che fare con il governo italiano che - non crediamo di sbagliare - non ci sembra in buoni rapporti col governo italiano?"

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