Martedì 28 luglio si è tenuta presso il tribunale di Firenze l’udienza che vedeva genitori ricorrenti, rappresentati dall’avvocato Francesca Vadi, contro il Comune di Firenze in merito alla gara di appalto per la privatizzazione dell’orario pomeridiano delle scuole dell’infanzia. Oggi è arrivata la decisione del TAR: niente sospensiva e decisione ultima rinviata. Il ricorso rimane pendente nel merito con riferimento nell’ordinanza alle determinazioni dell’Ufficio Scolastico Regionale e alla tutt’oggi mancata aggiudicazione ufficiale dell’appalto. Il TAR non blocca dunque la strada al Comune di Firenze e rimanda la decisone ultima al Usr che il 30 settembre si dovrà pronunciare sui requisiti previsti in materia di parità scolastica.
La seconda sezione del Tar ha respinto l’istanza di sospensione presentata dal Comitato ‘L’infanzia non si appalta’ in merito alla procedura per l’affidamento della gestione del servizio per attività educative pomeridiane e di ampliamento dell’offerta formativa per le scuole dell’infanzia comunali. Tra le motivazioni: che “alla prima sommaria deliberazione propria della fase cautelare, l’utilizzazione, nell’esercizio delle attività formative oggetto di esternalizzazione, di personale fornito dei requisiti di abilitazione previsti dall’ordinamento appare garantito dalla previsione dell’articolo 2 del Capitolato di gara”; che “in ogni caso, il rispetto dei requisiti ...
in materia di parità scolastica appare assicurato dalle valutazioni che saranno effettuate dall’Ufficio scolastico regionale, una volta trasmessa la documentazione di inizio corsi”; che “in considerazione della non ancora intervenuta aggiudicazione del servizio (con la definitiva concretizzazione dei contenuti della prestazione offerta dal gestore, sotto il profilo essenziale dei requisiti professionali degli insegnamenti) e della necessaria valutazione da parte dell’Ufficio regionale della sussistenza dei requisiti costitutivi per il mantenimento della parità scolastica, appaiono complessivamente assenti, nella fattispecie, profili attuali di danno grave e irreparabile suscettibili di considerazione in sede cautelare”.
Nel frattempo la decisioni si configura come sempre più complessa, anche perché dalla questione si è ormai spostata su un piano nazionale: il DDL Enti Locali, che permetterebbe l’assunzione del personale docente necessario, è stato infatti ieri approvato al Senato e sarà di nuovo in discussione alla Camera prevedibilmente entro il 18 agosto. Alcune Amministrazioni, tra cui Arezzo e Bologna si stanno già muovendo in tal senso alla luce di questi sviluppi e assumendo insegnanti, ritirando i progetti di esternalizzazione; mentre la Giunta Nardella nega ostinatamente ogni possibile alternativa all’appalto.
“In attesa delle pronunce sul merito, siamo intanto soddisfatti di questo pronunciamento del Tar - ha detto la vicesindaca Cristina Giachi - che non vede motivi per sospendere le decisioni del Comune di dare in appalto, nelle scuole dell’infanzia comunali, il servizio per attività educative del pomeriggio e di ampliamento dell’offerta formativa”. “Noi eravamo tranquilli del nostro operato - ha concluso Giachi - ma ora lo siamo di più”.
“Abbiamo raccolto 5.000 firme contro l’appalto e non sarà certo una sospensiva a mettere a silenzio le nostre ragioni” ribadiscono dal Comitato l’Infanzia non si appalta. Il Comitato aveva presentato ricorso contro la delibera di Consiglio comunale ‘Approvazione del bilancio annuale 2015, bilancio pluriennale 2015-2017,bilancio armonizzato 2015-2017, piano triennale investimenti, programma triennale dei lavori pubblici, relazione previsionale e programmatica e piano delle alienazioni e valorizzazione”, contro la delibera di giunta riguardante il programma triennale del fabbisogno di personale 2015-2017 e piano occupazionale 2015 e contro la determina dirigenziale avente ad oggetto la ‘Determinazione a contrattare per l’affidamento della gestione del servizio per attività educative pomeridiane e di ampliamento dell’offerta formativa per le scuole dell’infanzia del Comune di Firenze. Periodo: anno scolastico 2015/2016’.