Scudo Verde a Firenze, polemiche in Consiglio comunale

Fratelli d’Italia: "Riflettere sulle ripercussioni che avrà sulle vite dei cittadini". Odg bocciato dalla maggioranza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 Gennaio 2025 12:34
Scudo Verde a Firenze, polemiche in Consiglio comunale

Sullo scudo verde la maggioranza inscena una caciara scontata, ma anche preoccupante. I consiglieri di PD e AVS si trincerano dietro la bontà del provvedimento a livello ambientale, rifiutando categoricamente di affrontare la questione delle ripercussioni che lo stesso avrà sulle vite dei cittadini".

Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Matteo Chelli, Angela Sirello, Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo. 

"L’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia ieri in Consiglio comunale - proseguono - nonostante la contrarietà di fondo allo strumento, mirava anche a raccogliere le giuste preoccupazioni che arrivano da tanti sindaci e amministratori locali di centrosinistra dei comuni dell’area metropolitana, ribadendo l’impegno affinché la piena attivazione dello scudo verde venga quantomeno subordinata al completamento del potenziamento del sistema di trasporto pubblico locale e del sistema dei parcheggi scambiatori, in modo da garantire a lavoratori, studenti e pendolari di poter disporre di un’alternativa efficiente al mezzo privato per entrare in città.

L’atto è stato bocciato sul presupposto che la ZTL ambientale - che entrerà in funzione dal 1º aprile - riguarderà inizialmente solo i veicoli che già ad oggi non possono circolare in città. Premesso che, come scritto a chiare lettere nel PUMS, il parco auto della Città metropolitana di Firenze risulta essere uno dei più efficienti e a basse emissioni e quindi è curiosa da giustificare una spesa di milioni di euro per controllare un numero ridottissimo di veicoli euro 0 ed euro 1 ancora oggi in circolazione, lo scudo verde, stando alle carte, verrà progressivamente esteso anche ai veicoli euro 5 ed euro 6. Per questo ci sembrava più che opportuno riaffermare il principio per cui l’ampliamento avvenga quantomeno solo dopo il completamento degli interventi previsti e in fase di esecuzione relativi al trasporto pubblico locale e a quello ferroviario.

La differenza sta tutta qui: tra chi difende aprioristicamente scelte prettamente ideologiche senza interrogarsi sulle conseguenze e chi, invece, come il nostro gruppo, pur non condividendo le linee di mandato dell’amministrazione, prova a fornire indirizzi politici seri e concreti”, concludono i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Matteo Chelli, Angela Sirello, Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo.

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