Lui faceva da “palo” mentre lei tentava di scassinare la porta di un appartamento in via Montanelli. Protagonisti della vicenda non sono però due “professionisti del crimine”, ma una ragazza serba di 16 anni e un bambino, sempre di origine straniera, di appena 8 anni: la polizia li ha fermati ieri intorno alle 11.00 del mattino. A dare l’allarme al 113 è stato un vicino dell’abitazione presa di mira dall’insolita coppia, che incuriosito dai rumori provenienti dalle scale del palazzo, si è affacciato allo spioncino scoprendo la scena.
Quando gli agenti delle volanti sono entrati nello stabile i due minori hanno tentato di fuggire ma sono stati bloccati al primo piano. La 16enne ha subito consegnato due grossi cacciaviti che nascondeva sotto il maglione, ma è nella borsa che aveva un vero e proprio arsenale di rudimentali strumenti da scasso: spadini, carte rigide e lastre di plastica (oggetti notoriamente utilizzati per aprire le porte senza le mandate). Proprio sulla porta di un’abitazione sono stati infatti trovati evidenti segni di scasso compatibili con quanto sequestrato alla giovane.
Entrambi sono stati riconosciuti dal testimone. Il bambino, naturalmente non imputabile, è stato affidato ad un centro sicuro in attesa di rintracciare i familiari; mentre la giovane minore è stata accompagnata in via Orti Oricellari e dovrà naturalmente rispondere del reato di tentato furto aggravato in concorso.Venerdì notte la polizia ha arrestato due sedicenti cittadini libici di 27 e 29 anni che avevano appena rapinato una giovane coppia in via Tornabuoni.
Intorno alle 3.30, dopo aver trascorso una serata in discoteca, le vittime si sono trovate improvvisamente di fronte i loro aggressori: uno ha afferrato il ragazzo della coppia alle spalle, mentre l’altro, dopo avergli puntato alla gola una forbice appuntita, gli ha strappato dal collo una costosa collana d’oro. La parte lesa non si è data però per vinta e ha reagito riuscendo a riprendersi il maltolto; nella circostanza uno dei rapinatori si è ferito con la forbice ad una mano e la ragazza del giovane, impaurita dalla scena, ha consegnato ai malviventi un ventina d’euro per porre fine all’episodio e farli allontanare una volta per tutte.
Appena i due si sono incamminati altrove, è scattato l’allarme al 113: dopo pochi minuti le volanti hanno rintracciato gli arrestati in piazza Ottaviani. Seguendo le tracce di sangue a terra gli agenti hanno poi recuperato in un cestino dei rifiuti, lungo il tragitto, le forbici incriminate. Prima di finire in manette i due stranieri hanno reagito violentemente aggredendo anche gli operatori delle volanti che sono tuttavia riusciti ad avere la meglio nonostante le evidenti condizioni psicofisiche alterate dei due.
Il motivo di tali alterazioni è stato successivamente verificato in ospedale: il 27enne aveva infatti assunto un cocktail di droghe e alcool con una tasso alcolemico pari a 2,60 g/l. Il complice è risultato invece ubriaco con un tasso di 1,50 g/l (3 volte superiore a quello generalmente consentito per mettersi alla guida dei veicoli). Entrambi sono finiti a Sollicciano con l’accusa di rapina aggravata in concorso.